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letra de black bird - vomitorz

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[hook]
bye bye black bird, te ne vai di nuovo?
e dove vai di bello?
e come mai il coltello?
mica farai un macello?
mi dirai addio, pregherai per me o lo devo fare io?
bye bye, te ne vai, scomparirai lo so
bye bye, te ne vai, mi richiamerai: no!
bye bye, te ne vai, scomparirai lo so
bye bye, te ne vai, mi richiamerai: no!

[verse 1]
paolo ha la ragazza che lo imbarazza sempre
spruzza parapuzza ed ha la faccia sempre -ssente
qualunque cosa fa, qualunque cosa dice
lei è li che punta il dito chiamandolo incapace
tutte uguali le giornate
lo stesso giorno si ripete
rinchiuso nella stanza inchiodo la mia ombra alla parete
liberate il prigioniero che dorme da anni nella croce
sento la fine del mio mondo annunciata al vivavoce
soccombe un altro martire nel carcere dei pazzi
vedo il sole scomparire e sentire l’eco dei singhiozzi
pozzi senza fondo arrivano fino al nucleo incandescente
galleggiano sogni morti nel cervello di un adolescente
occhi stanchi e bianchi accecati dal glaucoma
mentre una madonna in perizoma si copre l’ematoma
il viso sfondato dalle botte, unghie graffiano il pavimento
mentre il sole arriva al suo completo oscuramento

[hook]
bye bye black bird, te ne vai di nuovo?
e dove vai di bello?
e come mai il coltello?
mica farai un macello?
mi dirai addio, pregherai per me o lo devo fare io?
bye bye, te ne vai, scomparirai lo so
bye bye, te ne vai, mi richiamerai: no!
bye bye, te ne vai, scomparirai lo so
bye bye, te ne vai, mi richiamerai: no!

[verse 2]
la voce di poce mi rese tenace ed audace
quando andò per la sua strada ci misi sopra una croce
ammisi i miei errori ma la crisi si vedeva nei visi
arresie e delusi di momenti bruttissimi
che divennero mesi, anni e promesse infrante
chiedilo alla polvere fante, uccidilo e guardalo
mentre muore da innocente e ti ricordi che dissi?
questa volta è per sempre perchè non siamo gli stessi
nell’obitorio degli dei, sdraiati sopra al tavolo d’acciaio
i pastori pellegrini che guidano il gregge al mattatoio
e se guardo di dietro vedo il mostro dal vetro
vedo il mare nero salire metro su metro
e se guardo la luce diventa sempre più opaca
un respiro pesante che piano piano si placa
dieci rose rosse e venti cazzi in culo
questa maledetta tosse fuori al freddo mi congelo
minosse, questo è l’eclisse, l’inferno di frank
mio padre se ne andò come disse
io mi sento come spank
a vivere con il ricordo di una ragazza che non mi amava
e di un padre che forse manco mi voleva
funebre, la neve nera che cade dalle nuvole e finisce nelle tenebre
il peso della colpa mangia e rosicchia le mie vertebre
odio la spagna e le nacchere, il canada e le chiacchiere
amo la canapa e la polvere

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