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letra de cambio - vixi vox

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[strofa 1]
qualcosa cambierà?
qualcuno dice che sono parole a vanvera
qualcuno ride qualcuno nemmeno immagina
il cielo muta, sento i tuoni che mastica
drastica ogni scelta che veste di plastica
ma ’sti cari nutrono la svastica
vasti c-n-li in un diluvio che ci castiga
caspita!
ogni cosa che assorbo si rivela caustica
acustica distorta nella nostra dimensione
di menzione speciale prendiamo quella della sospensione
soppressione quando ai comandi c’è l’ormone
ma il timone viene strattonato con fervore
da un buonsenso senza nome:
religione non ragione
ragioniamo col malumore
apro la mia mente mentre fuori piove
meditazione: trazione dei nervi, distensione
per favore non bussare:
sto da solo per potermi lamentare
del fatto che sono solo
lascia stare
non te lo so spiegare…
diciamo che tutto va bene, quando tutto va male
non ho cassetti
per i sogni ho una scatola cranica
lacrima avida cola lungo pelle africa
lavica la fronte, lavi le tue ombre
onde evitare domande a cui non trovi risposte
qualcosa cambierà?
qualcuno crede che sia solo una favola
qualcuno accetta qualcuno ancora si agita
il cielo muta vedo i fulmini che scarica!
carica la borsa che si partirà
meta a caso ti piace l’idea?
a me troppo ma non so come fare..
in questo fondale sto da troppo in apnea
ma lo so..il cambiamento sta per arrivare
[strofa 2]
“il cambiamento sta arrivando” così dicono
in bilico tra la salvezza ed un nuovo pericolo
gambe scrivono le strade
guidate da un paio di cuffie e la voglia di camminare..
…no…pochi passanti, marciapiedi stanchi
come se il passo falso fosse quando sbagli e inciampi
amici distanti, d’istanti ne ho persi tanti
ma data l’età penso ne avrò degli altri
altri luoghi, altri suoni
altri colori ed altri volti di attori
stanno per partire tutti i voli
siamo due su uno dei tanti balconi
della calle arago e fumiamo avvolti da rumori
tutto stava cambiando di nuovo
quasi un incubo che cessa e ti lamenti che sia stato poco
una rana di pozzo non sa di quanto grande il mare
e non hai idea di quante volte ho dovuto lottare
tra l’annegare e il negare di non potercela fare
tra l’ironia della vita sul mio volermene andare
perché per quanto ho tagliato il cordone ombelicale
prima di dormire volevo solo mia madre
il cambiamento sta arrivando? molto bene:
l’ho appena accesa e gli lascio due tiri se li chiede..
scusa è più forte di me
magari smetto quando tutto ciò che attorno sarà facile
si sono gracile
e se fuori non appare è perché dentro scrivo pagine
e pagine e pagine e ancora pagine
sperando di non raggiungere il mio apice
qualcosa cambierà?
o ciò che nato per il bene ancora ferirà?
il cielo fa da sfondo a un’altra notte gelida
in cui il cambiamento non verrà..
o forse si chissà..già..
resto in camera e se la fortuna bacerà
magari le do il culo per le labbra con il quale le luciderà
ostilità verso il nuovo ma perché?
piace così tanto tutto questo pure a te?

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