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letra de barca a remi - triflusso (otm)

[strofa 1: caleb]
piango lacrime di odio e sbianco, scusa son stanco
la mia lapide è a riposo chiusa in questo manicomio calmo
ciocche dei capelli in cui mi perdo parlan chiaro, potrei dirti tutto ma cos’otterrei?
dove sei tu? nei meandri del mio cranio
tra gli sguardi degli estranei troppo stanchi quando vago
e me ne fotterei
se non fosse che fa strano nonostante siam lontani
e ci evitiamo io ti troverei giù
sprofondo giù dove bruciano i ricordi
come la fiducia che ora non do più
monto il loop, da un po’ dormo giù in cantina
sai sto fuori, a volte m’alzo la mattina con il volto blu
ciò che pensi spesso è realtà, viaggi
perso nell’alta marea fra’, taci
non serve che ti barcameni, sogna a chi appartieni
e piangi mentre affonda questa barca a remi

[ritornello]
suda il cuore dentro finché rincorre il tempo
si consuma, di noi restano parole al vento
sulla luna ci addormentiamo in una culla bruna
poi ci risvegliamo dove sfuma il nostro amore spento
suda il cuore dentro finché rincorre il tempo
si consuma, di noi restano parole al vento
sulla luna ci addormentiamo in una culla bruna
poi ci risvegliamo dove sfuma il nostro amore spento

[strofa 2: zoro]
che se vi piaccio o non vi piaccio cazzo ne so
scrivo teso, qui lo spiego, vi do un dito medio a braccio teso
taccio illeso, traccio il resoconto in saggio modo
e in fondo ho reso il mondo un ingranaggio incastro peso
una coltre d’impulsi, ho sk!lls storte dall’onda
sentieri infusi di pensieri, influssi dall’oltre tomba
forme nell’ombra, c’è chi suona sorde corde di gomma
qui ci si droga a ruota prima che la sorte risponda
e te cerchi botta e risposta, fermi, ho fotta riposta
in ‘sti versi in botta forte, che la morte si fotta, mi segui?
scruto il foglio, ‘sta vita stringe, pressa, t’interessa?
punto o spoglio, insulto ‘sto’odio, nutro l’odio e viceversa
ho il fuoco finché non si spegne
fumo troppo, penso troppo e dormo troppo poco, come sempre
e puoi lasciar fare ai sorteggi quando conteggi le pare
so già che tenti, se non comprendi leggimi le occhiaie

[strofa 3: jhona]
manco tengo il p-sso, sento le ansie, che contrasto
premo il tasto, attendo il l-sso in cui mi spengo, accendo l’astro in cui risplendo
gremo, impasto e incendio, ma impasto il vento gola
pagherei per un momento, non ci basta, il tempo vola
non vorrei ma ci penso verso di te accondiscendente
parlo di me con me stesso, ma narratore onnisciente
‘sto presente, che torni il nostro
a volte mi son chiesto che fare, non mi son risposto
mi tenta e non corrisposto
condensa, fumo un grammo e sto composto, tutto apposto
uomo, in testa ho lei, lavoro in questo caldo afoso
agosto vola, amore e odio in gabbia, cosa c’ha trasformato?
e mi fa rabbia che tu pensi che io ti abbia già scordato
ti prego, io ti ho aspettato, non fuggir di colpo
mi spiego, ho costernato di bugie il mio inconscio
ingenuo, le tue colpe che non rinfaccio
le forme, gli occhi di ghiaccio, orme che non rintraccio

- triflusso otm

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