letra de crybaby - simon belmont
[testo di “crybaby”]
[intro]
questa è la fine
è la fine di tutto
sb, delirivm tremens, padre mostro, knlz
ehi, ehi
[strofa 1]
chiamala tristezza il modo che ho di vivere
se per sorridere mi tocca fingere è meglio evincere
che qualcosa non va in un mondo che mi costringe
ad obbedire ciecamente a un architrave che ci estingue
questa lacrima che scende sarà forse l’impotenza
che mi assale quando guardo oltrе il velo che tutti distrae
mi spiacе ma non sarò mai felice
finché una fenice non risorgerà dall’ade che la contrae (ehi)
ho pianto tanto che a volte ho perso il respiro
ho maledetto l’avvenire delle luci del mattino
quando sei costretto a vivere b-ttato in una vita
che non è più tua, soggiogata da ogni archimandrita
sono stanco di non capire neanche chi ho di fianco
siete tutti rinchiusi in gabbie di convinzione e tanto
parlo al vento come sempre, so che non servirà a niente
ma non posso stare calmo, ho fatto un patto col presento e dice:
[ritornello]
smetti di piangere ché è tutto vero
osserva gli uomini soccombere mentre si oscura il cielo
il vero demone è colui che può e non vuole
e si fa scudo barricandosi in un mare di parole
e allora piangi, baby, anche se non ci credi (ehi)
battiti anche se non stai più in piedi (ehi)
non dargli tregua
il fiume strariperà sempre nonostante gli argini
e allora piangi (piangi)
così si riempie prima e dopo sono cazzi loro
[interludio]
e allora piangi, baby
te lo concedo
ma solo questa volta
(ma solo questa volta)
[strofa 2]
akira, io ti capisco, sembra una scemenza
gli ignoranti sono peggio anche della polizia
quando eva ha provato a insegnarci la disobbedienza
stavamo dietro a adamo a tacciarla di blasfemia
sono sicuro che il profeta ho detto altro
professava pace e invece intorno a me quest’odio è tanto
caro mio, il tuo messaggio è stato manipolato come tutto quanto
strumentalizzato per trarne vantaggio
gli uomini sono strani, sì
fan la guerra tra di loro, non ai diavoli
ostentano valori falsi e deprecabili, forse sono loro i veri diavoli
corrotti da burattinai tutt’altro che affidabili
brillano le stelle sopra questo lago cremisi
non sento più le gambe, soltanto cori angelici
dio che ci punisce mentre soffia questa brezza
e mi spegnerò sull’ennesimo mare d’incertezza
[ritornello]
smetti di piangere ché è tutto vero
osserva gli uomini soccombere mentre si oscura il cielo
il vero demone è colui che può e non vuole
e si fa scudo barricandosi in un mare di parole
e allora piangi, baby, anche se non ci credi
battiti anche se non stai più in piedi
non dargli tregua
il fiume strariperà sempre nonostante gli argini
e allora piangi così si riempie prima e dopo sono cazzi loro
[bridge]
volevo solo spiegarvi la differenza
tra un demone col senno ed un uomo che vive senza
tra chi piange perché di mostruoso ha solo la parvenza
e chi muore ogni giorno represso nell’indifferenza
ma avete scelto di additare ogni colpa al diverso
perché è facile ordiare e non guardarsi dentro
sgorgano le lacrime ed ormai ci sono immerso
e mentre vi fate la guerra io annego nell’universo
[outro]
siete solo voi, voi che vi definite umani: andate all’inferno!
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