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letra de l'eterno ritorno - rancore & dj myke

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[intro]
un giorno tornerò, non so se poi ti trovo
se quando tornerò, poi scapperò di nuovo
nel pieno di quel vuoto senza scopo
ti chiederai chi ero e chi sarò la volta dopo

[rit.]
chiude i quaderni e i libri di matematica
perché sa che la sua generazione è di artisti
la vita è pratica, a casa è troppo schematica
ma lui sa che la sua generazione è di artisti
e non importa se intervisti, fai servizi
indirizzi i ragazzi sin dagli inizi
a cosa puntate? non sono veri quei ritratti che ci mischi
in quelle puttanate che d’estate fate sui dischi

[verse 1]
ritorna come a inizio gennaio il botto di un raudo
ritorna come dentro una scuola il suono di un flauto
ritorna come l’ansia nell’audio di chi sta cauto
ritorna perché lei ti sta ancora aspettando in auto
ritorna dentro alla cornea la forma di un’altra sbornia
si vomita sulla soglia ed è noia di cui si informa
la noia dell’acqua torbida complica questa fogna
il tempo è illusione ottica e intorno ognuno ci orbita
i ricordi vanno via, via
gli ascolti vanno via, via
i soldi vanno via, via
vento, i raccolti, i racconti vanno via
a un punto della via vedo
che molta gente a cui tenevo è andata via, via

[rit.]
chiude i quaderni e i libri di matematica
perché sa che la sua generazione è di artisti
la vita è pratica, a casa è troppo schematica
ma lui sa che la sua generazione è di artisti
e non importa se intervisti, fai servizi
indirizzi i ragazzi sin dagli inizi
a cosa puntate? non sono veri quei ritratti che ci mischi
in quelle puttanate che d’estate fate sui dischi

[bridge]
bella l’estate
le scuole serrate
le ragazze scollate
le bottiglie scolate

[verse 2]
ricorda che ogni ragazzo del mondo è come un ostaggio
e’ un cerchio, ma senza raggio
in guardia che è all’arrembaggio
i ragazzi nel tuo pestaggio
i palazzi dentro al paesaggio
la zoccola da p-ssaggio
e l’amore dentro a un messaggio
non mi chiedere dei nomi se la gente è tutta in ballo
io non vedo più lampioni, ma cipressi di metallo
hanno montato tante luci, c’è il palco, il piedistallo
e io al centro da solo, nel vuoto, che ballo
la traccia corre via, via
il pianto caccia via, via
le cose dette in faccia
quale dissing, io parlo!
mi manca un anno e via
ma come stelle tristi
ultimamente molti artisti con la scia
vanno via
alza su la testa, guarda tutto quanto
montagne di mattoni intorno a valli di asfalto
l’asfalto non è terra, non puoi lasciare un’orma
se non con il pensiero, che in eterno ritorna!

[rit.]
chiude i quaderni e i libri di matematica
perché sa che la sua generazione è di artisti
la vita è pratica, a casa è troppo schematica
ma lui sa che la sua generazione è di artisti

[bridge]
alzo su la testa, guardo tutto quanto
montagne di mattoni intorno a valli di asfalto
l’asfalto non è terra, non puoi lasciare un’orma
se non con il pensiero, che in eterno ritorna!
dentro il mio cammino c’è tanto
montagne di mattoni intorno a valli di asfalto
l’asfalto non è terra, non puoi lasciare un’orma
se non con il pensiero, che in eterno ritorna!

[rit.]
chiude i quaderni e i libri di matematica
perché sa che la sua generazione è di artisti
la vita è pratica, a casa è troppo schematica
ma lui sa che la sua generazione è di artisti
e non importa se intervisti, fai servizi
indirizzi i ragazzi sin dagli inizi
a cosa puntate? non sono veri quei ritratti che ci mischi
in quelle puttanate che d’estate fate sui dischi

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