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letra de cicatrici - primero e ill grosso

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[ritornello: primo brown]
sono cicatrici che ho nell’anima
che sporcano di fango i ricordi mentre l’odio ormai li mastica
sono quelle notti che dentro sento l’inferno
che brucia tutto pure se fuori è inverno
sono cicatrici che ho nell’anima
che sporcano di fango i ricordi mentre l’odio ormai li mastica
provo a non sentire quel fuoco dentro lo sterno
sto bruciando dentro ma il cuore è freddo

[strofa 1: ill grosso]
il freddo della strada fame quale fama
rabbia che mi chiama l’odio che mi sfama
mille giorni senza lei che non p-ssa la mia smania
per gioco mi b-tto nel gioco di qualche puttana
c’ho il cuore grosso per natura e non per scelta
la mia vita p-ssa in fretta mi schiaccia e non mi aspetta
per questo stringo la penna ancora stretta
anche se a volte in mano penso ci stia molto meglio una beretta
poi penso ai mille sacrifici che ho fatto fratè
che resto in piedi e che non mollo non so’ come te
penso all’amore finito a come cambia un amico
a come questo mi fa male e non mi ha ancora ucciso
scende la sera giù col diavolo e il sangue si gela
brutti pensieri più di ieri e la vita è più nera
dalla mia parte solo il niente ti riempie il cuore
da questa parte non c’è niente che ricordi amore

[ritornello: primo brown]
sono cicatrici che ho nell’anima
che sporcano di fango i ricordi mentre l’odio ormai li mastica
sono quelle notti che dentro sento l’inferno
che brucia tutto pure se fuori è inverno
sono cicatrici che ho mell’anima
che sporcano di fango i ricordi mentre l’odio ormai li mastica
provo a non sentire quel fuoco dentro lo sterno
sto bruciando dentro ma il cuore è freddo

[strofa 2: primo brown]
ebbene dante ha riprovato con beatrice
ha riportato solamente un’altra grande cicatrice
la città non dice più, la città va solo avanti
e quella stronza ammaliatrice che mi vuole domani vorrà quegl’altri
resto così senza nè martiri o santi
resto a fottervi alle jam mentre ken fotte barbie
notte tardi l’anima venduta a saldi
quattro quarti ancora a renderci spavaldi
con le borse coi vest-ti di trussardi
le rincorse di una venere sbiadita dai miliardi
facile la fuga dentro il gioco delle parti
ma la tua faccia è nuda e non ti serverà truccarti
puoi giocarmi a scacchi farmi il tranqi funky
ma sto sul beat da cent’anni e non t’azzardi a toccarmi
tra i programmi dei signor rossi e signor bianchi
c’è chi conta cicatrici a pacchi lungo i suoi fianchi

[ritornello: primo brown]
sono cicatrici che ho nell’anima
che sporcano di fango i ricordi mentre l’odio ormai li mastica
sono quelle notti che dentro sento l’inferno
che brucia tutto pure se fuori è inverno
sono cicatrici che ho nell’anima
che sporcano di fango i ricordi mentre l’odio ormai li mastica
provo a non sentire quel fuoco dentro lo sterno
sto bruciando dentro ma il cuore è freddo

[strofra 3: il grosso]
faccio da me nessun rimorso come sempre
come sempre ho niente fra le mani e resto il re del niente
io non credo ai tuoi sorrisi credo alle mie mani
credo al mio domani credo ai sogni, uccisi
e non c’ho manco il lusso di guardarmi indietro
perchè il tempo p-ssa e quando picchia in faccia fa sul serio
e te lo giuro io combatto la mia guerra
e se non vinco resto sempre a testa alta con i piedi per terra
lei c’ha i denti sul mio cuore e stringe la sua morza
la sua bocca sul mio petto toglie carne a forza
sento le sue unghie nella pelle ancora affonda
tanto i segni e le ferite me li lecca un’altra stronza
io vado avanti lo stesso
senza dare ascolto al diavolo che porto dentro
senza ascoltare gesù cristi nel vangelo
prego la mia musica sicuro che mi porta dritta in cielo

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