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letra de session d'abitudine - poche spanne

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[intro: young vandalis]
ok, young vandalis, per spanna-ti mixtape, oh!

[strofa 1: young vandalis]
il beat manda in apnea ‘sti finti mcs
musica ramificata in cuore, chiedi al nano d
questa merda apre le danze alle gambe più stanche
la mattina dopo in coma sulle panche, in mano il grinder
pipistrelli della notte escon dalla caverna
pensieri bloccano la mente, appizza ‘sta lanterna
young vandalis, poche spanne, spinge da sotto terra
scuoia infami dalla lingua troppo lunga, merda
c’ho l’emicrania solamente a sentirvi
volevate tradirci ora veniamo a servirvi
mentre aspetto la barista che venga a servirmi
gratto i fondi di ‘sta boccia nel mio stomaco poi affonda giù
sei roccia friabile, sei vulnerabile
infatti dopo mezzo bicchiere sei già instabile
crolla lo stabile, senti vibrare i b-ssi
escon balordi ingordi, dai bro, dai prova a fermarli
picchiamo sulle basi, siamo normali casi
da rinchiudere in recinti, abbiamo istinti animali
sabotiamo parabole, entriamo in ogni c-n-le
non per fama ma per far vedere chi muore di fame
questa tv procrea generazione a puttane
la musica è la stessa e noi la veniamo a salvare
young vandalis, poche spanne, siam le spanne mancanti
insieme a donne sbavanti apriamo notti danzanti

[strofa 2: funky nano]
hai detto bene jd, noi apriamo notti danzanti
entriamo e la gente ci guarda con gli occhi sanguinanti
e’ come una scena di un film dell’orrore
mentre ci guardano p-ssiamo a rallentatore
usciamo da ‘sto posto man, qui fa troppo caldo
non è per ‘affollamento, sale l’effetto dell’alcool
guardo in alto, intorno alle stelle la mezza luna
entro in un bagno, inclino il cesso per non fare troppa schiuma
p-ssi la serata, uomo primitivo, al buio
noi lanterna appizzata di nuovo, aperitivo in studio
tra fratelli che strisciano, c-cktail che si mischiano
qua finiscono a botte, con le nocche si colpiscono
ente locale, dentro al locale mi sveglia il barista
eclisse lunare, sul lungo mare si annebbia la vista
jd ha in mano la mista, funky nano in freesta
con h-llas e mattak spero che ‘sta notte non finisca

[strofa 3: mattak]
arrivo al bar col nano barcollando piano
insano star col branco, notte in bianco e la botte di bianco in mano
la vecchia trema, sento la botta e la fotta scoppia in vena
in cerchio beviam vodka finché si sbocca la brocca intera
la tua tipa è brocca se scopa quindi ci succhia e basta
intendo che è puttana perché gira col mascara in tasca
c’ho già perso, qua si danza ancora verso
verso fine serata mi sposto verso la tazza del cesso
non si riposa, freesto contro scarsi appar sì foga
rime a iosa in posa yoga, chi non osa avvicinarsi
scrivo rosa perla, un’affettuosa sberla che ti è esplosa interna
tu ti fumi cosa? merda, p-sso con il tosaerba
sul connecta, giù in saletta jd johnny h-llas
sì, si diletta in fretta sopra il beat qui stupenda
se la pr-ssi è zero alibi ma abili al m-ssimo
serate memorabili se solo le ricord-ssimo

[strofa 4: young vandalis]
lo faccio per chi la mattina si alza e gratta il fondo con il primo pino
chi in ufficio sclera di primo mattino
chi il sabato sera torna a capo chino
chi dorme in galera e a casa c’ha un bambino
per tutte quelle teste vuote che girano a feste note
schiavi della moda e delle banconote
figli di mega impresari, giudici, avvocati una domanda o no alla moda con le tasche vuote
vengo, prendo e vado frate’ già lo sai
questa roba mia tu me la copi senza copyright
tu mi batti? capirai
ti giuro che ho perso il conto delle persone che l’hanno detto e dopo fatto mai
bevo rum liscio per dimenticare pare
storie p-ssate con troie da dimenticare
pare che qua l’alt-tudine non è molto importante
le spanne sono poche ma le botte sono tante

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