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letra de ulfhethnar - ozone dehumanizer

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[strofa 1: lord totenkopf (ozone)]:
le mie foglie vanno giù veloci, perdo la pazienza
e catapulto i miei pensieri nei sentieri maledetti di questa foresta
spesso appaio in sogno nelle stanze dei castelli
e quando è giorno mi addormento sulle rive dei ruscelli
crolla il mondo, mentre un leviatano sorge -ssorbo le sue forze
entro in contatto con la morte e rido forte
non c’è niente dopo questa vita, un fosso tutto nero
un filo piatto, un’astinenza del contatto col mondo terreno
mentre il sole nasce io divento cieco
sgozzo il feto di una capra e mi concedo al mio concreto
freddo e gelo nel mio cuore una mandragora mi tiene vivo
e grida al mio cervello di aver visto com’è fatto dio
ho imparato dalla terra a non impormi
riflettendo dentro l’acqua delle pozze i miei ricordi
nel deserto della mezzanotte nacqui, al cinguettio dei tordi
fu grandine per giorni

[rit.: lord totenkopf (ozone)]:
le influenze delle nuvole depredano i miei raggi e i lupi dormono sui s-ssi
io non ho mai visto le stelle, ho visto solo i lampi
quando poi mi ritrovai di fronte all’uomo mi fidai
pagando con l’amore che non vidi mai
la mia spada si è spezzata lungo il viaggio
il vento gelido del nord trasforma i sogni in incubi di ghiaccio
quando tornerò sarà la fine di questo teatro
un grande genocidio programmato per tutto il creato

[strofa 2: lord totenkopf (ozone)]:
no! non soffrirò più il freddo della notte
volerò per le foreste dormirò dentro le grotte
vendicandomi dei torti con i torti
salivando sopra i corpi dei nemici morti alimentando i forni
questi giorni sono gelidi rimorsi di trascorsi
di in un’infanzia trasandata senza aiuti ne soccorsi
morirò per sempre oggi sono pr-nto
ho benedetto questo calice col fuoco e con lacrime del mondo
madre guardami sparare sulla folla ed esultare
nella gioia di un m-ssacro colossale adesso sta a guardare
odio la vita e vivo per odiare
hanno distrutto tutto quanto non lasciandomi le forze per ricominciare
quando sarà tardi sarò libero, nel vuoto di un dirupo
con addosso ancora i segni del tuo stupro
non combatto perchè in fondo è quello che ho sempre voluto
un grande vuoto dentro ha sempre accompagnato il mio vissuto

[rit.: lord totenkopf (ozone)]:
le influenze delle nuvole depredano i miei raggi e i lupi dormono sui s-ssi
io non ho mai visto le stelle, ho visto solo i lampi
quando poi mi ritrovai di fronte all’uomo mi fidai
pagando con l’amore che non vidi mai
la mia spada si è spezzata lungo il viaggio
il vento gelido del nord trasforma i sogni in incubi di ghiaccio
quando tornerò sarà la fine di questo teatro
un grande genocidio programmato per tutto il creato

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