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letra de compleanni - master official

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strf 1:
la mia vita è un misto continuo tra ansia e panico
la prima si attacca e si mangia pure l’intonaco
la seconda ti divora e ti squaglia pure lo stomaco
tra pastiglie per nausea mal di testa e mal di stomaco
io mi calmo nei versi metto a tacere i miei sensi
tanto sono uno stronzo
ma dimmi di me cosa pensi
ma dimmi di me cosa pensi
ma dimmi dimmi cosa pensi
qua l’angoscia si attacca sui muri e non si leva neanche se spegni la luce
sto agli angoli con i pugni duri
non sarò mai uguale manco se il vecchio me addosso me lo cuce (lei me lo cuce)
adesso sui pezzi fate tutti i duri tutti uguali
io che ancora a volte piango come quando papà mi lasciava alla elementari, ed ero in prima elementare
papà non mi lasciare in questa scuola non ci voglio entrare
ne ho avuto la prova quando alle superiori sono stato bocciato e non avevo voglia di studiare
adesso che so cavarmela da solo ma non economicamente, autonomamente
ho imparato a nuotare, in questo mare di niente
a sbracciare in mezzo alla gente
e non è facile quando le onde sono alte e devi stare a galla
non sono più il ragazzo che si sballa punge come un ape vola come una farfalla (non ho bisogno della tua spalla)
ogni giorno penso a te mamma
ogni giorno penso a te nonno
io che non ci ho ancora fatto una ragione e ti cerco negli angoli del mondo, del mio mondo
vorrei raccontarti tante cose ora che sono grande
avrei mille domande
tipo come hai fatto con cinque figlie e un ristorante
con tuo nipote che era bello pimpante
sono p-ssati anni sono successi drammi
io che ancora quando vengo a trovarti piango come quando avevo dieci anni
mi sei mancato a tutti quanti i compleanni

rit:
mi sei mancato a tutti quanti i compleanni
mi sei mancato a tutti quanti i compleanni x4

strf 2:
adesso che sto immerso nella vasca non scioglie le pare manco questa acqua calda
sono tipo un mosaico che si sfalda
un altro frate che monta su una canna
a casa non è mai tranquilla mamma
scaliamo questa vetta più alta
ti sotterriamo in mezzo a calcestruzzo e malta
una colonna portante in mezzo alla valle delle ande
chiudo bocche chiudo serrande
sono seduto da solo che sto mangiando uramaki
non serve che parli taci, non serve che parli taci
non riesco prendere con le bacchette questi baci
sia affamati siamo rapaci
io che voglio dimostrare qualcosa a quelli che ci hanno detto che non eravamo capaci
adesso dicono “mi piaci”

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