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letra de san francisco - manuel impoco

[testo di “san francisco”]

[strofa 1]
guido nella notte, sai, mi aiuta a riflettere, a dare peso alle parole, a dare un posto alle lettere
per mia nonna sono ancora quel bambino da proteggere
perché non ho un dio per cui mi devo genuflettere
il mio sogno, bro, era fare parte di un collettivo
perché sono cresciuto con quel mito
c’ho provato mille volte ma alla fine l’ho capito che se non è nelle viscere, la musica non uniscе
la vita ci prova a impastarci come manitoba
ma evitiamo gli sguardi, la loro traiettoria
ed еvitiamo debolezze davanti a una donna
sarebbe come pisciare nudi in giro per vittoria
bro, perdonami, ho il tempo che gli sgoccioli e mi perfora la fronte
non mi molla la notte
davanti alla legge tutti uguali ma non guardo con la vita che ci sfugge dalle mani
[ritornello]
la mia vita è san francisco perché fa su e giù
e non sai quant’è il dolore che si prova quaggiù
quello che ti paralizza dallo stomaco in su
non so come te la passi ma tu mandami i nudes
sì, tu mandami i nudes
un giorno riderò, non ci penseremo più
però al momento passami la foga che ho
non c’è niente di giusto, niente di tutto

[strofa 2]
mia mamma mi campava con settecento euro
il suo obiettivo era vedere suo figlio sereno
io volevo darle solo un po’ di sollievo
spero nel suo sorriso quando ci rivedremo
vedi, con i messaggi positivi io ho smesso
che se c’è da drogarti tu ti droghi lo stesso
ho capito solamente quanto importa essere onesti
per stare bene con me, non solo per farmi bello
e quanto cazzo si è da poveri essere ricchi dentro
un veleno che non uccide, ma che fa marcire lenti
un povero resta povero perché non ha capito
che quel poco che raccatta non deve più condividerlo
sono l’ennesima prova che il niente può dar qualcosa, anche la polvere è buona, bro, quando ci disegni sopra
posso ribaltare tutto con le dovute circostanze
uno schiavo è stato il primo a salire su una piramide
[ritornello]
la mia vita è san francisco perché fa su e giù
e non sai quant’è il dolore che si prova quaggiù
quello che ti paralizza dallo stomaco in su
non so come te la passi ma tu mandami i nudes
sì, tu mandami i nudes
un giorno riderò, non ci penseremo più
però al momento passami la foga che ho
non c’è niente di giusto, niente di tutto

- manuel impoco

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