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letra de bucarest - label epoque

[strofa 1: ferro g.]
baggio – giambella, strade di fuoco
nel sottosella foglia di coca
l’indigeno ha detto che è miracolosa
con quello sguardo sei pericolosa
datti una mossa, ti porto in zona
vediamo a cosa sei disposta
fuori dal bar polizia, croce rossa
addosso una croce ortodossa
cinquecentomila p-ssi
ieri notte in periferia
cento pacchi di porcheria
chiusi in una portineria
senza soldi per il taxi
non ci siamo mai saliti
siamo bestie con bei vest-ti
nel barrio senti i barriti
ricordo una storia di strada
un b-st-rdo con buste di bossoli in casa
si è preso milano ma non gli bastava
mo’ sogna la fuga nell’est, fino a bucarest
i miei fratelli, morti a vent’anni
questa città già non li piange più
quanti bordelli, questi palazzi
sembra che stiano per venire giù

[ritornello: kest]
mando in buca a bucarest
buca-buca-bucarest
alzo muri in blocchi dell’est
buca-buca-bucarest
label epoque, chico que pasa?
afferro il tempo, ferro mi habla
frate meu, senti la squadra
na na na na na na na na na

[strofa 2: kest]
ho una figa, non fa per te
le tocco i capelli come p-ssi sopra la strada
la porto a cena, lei manda il dessert
la p-ssy è dolce sì, marron glacé
a letto mi fa magie tipo una strega dell’east end
non è una tipa da casa e chiesa
ma da madama e sert
in strada le popo, col blocco ti sfondo
è più situa fratello, che skyline
me l’ha lasciata senza neanche pagarla
due tiri e gira la stanza
sento skrt skrt, le gomme in strada
giro l’angolo e p-ssa l’ansia
label epoque gioca in casa
dopo due gol, “chico que pasa?”
lei mi tocca le corde giuste
muove emisferi, mi sfiora i pensieri
frati in strada muovono buste
meno di domani, fra un po’ più di ieri
il mio gruppo mi fa da scudo
il flow è una montagna scendo in derapata
tu ti vendi la madre per qualche scudo
non perdo il mio tempo per una cazzata, no no

- label epoque

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