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letra de c'è da fare - kessisoglu & friends per genova

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[strofa 1]
genova città da capire. genova aria da bere. (paolo kessisoglu)
genova, nuvole e sale, e vento a imperversare. (m-ssimo ranieri)
genova da perder la via, solo vicoli e nicchie
che alla fine dei giovi ci si stappa le orecchie (max gazzé)
quando finite le curve, (gianni morandi)
finalmente si schiaccia il pedale (nek)
con il buio negli occhi all’improvviso c’è il mare (arisa)
e una luce che esplode, non la riesci a guardare
poi ti affacci sul porto dalla sopraelevata (gino paoli)
elevata di poco, che sfrega i palazzi (fiorella mannoia)
qui si guida un po’ storti, perché si guarda il mare
è come far geometria se in tv c’è il mondiale
genova è grigia, non ti sorride (giorgia)
è lontana, è interrotta, è il bisagno (mario biondi)
è troppo corta la pista, è un rumore continuo (fiorella mannoia)
a noi piace così, lo chiamiamo “mugugno” (gianni morandi)

[ritornello]
(tutti)
e allora vieni qui, togliti quel muso e fatti abbracciare
sto vento freddo che soffia
ti voglio scaldare
sei sempre la stessa, ma se stavi male
me lo potevi dire
me lo potevi dire

[bridge]
ma adesso basta parlare
c’è da fare

[strofa 2]
e chi vive vicino al porto sa di non credere mai
alle promesse dei politici, a quelle dei marinai
che più di chi mette un like, serve chi mette la faccia
che non esistono stranieri, solo gente che viaggia (j-ax)
sei respiro di onde, marea di commerci
sei natura che bussa dai caruggi del centro
sei l’insegna dei posti che a distanza ritrovi
sei città che non cambia come i veri orgogliosi
c’è una cosa che mi manca
come l’aria, come il cielo in una stanza (giuliano sangiorgi)
e allora vorrei fermare chi urla, chi viaggia
per sentire solamente il rumore del mare

[ritornello]
(tutti)
e allora vieni qui, togliti quel muso e fatti abbracciare
sto vento freddo che soffia
ti voglio scaldare
sei sempre la stessa, ma se stavi male
me lo potevi dire
me lo potevi dire

[bridge]
ma adesso basta parlare
c’è da fare
c’è da fare
c’è da fare…

[outro]
però poi ti accorgi degli sbagli quando è tardi per scusarsi
e per rimarginarsi i tagli, gente di mare e d’onore che le dà valore
è ora di fare e non di pensare a chi ha ragione (nitro)
sto a boccad-sse col vento, con le risacche
guardo in tutte le piazze, giallo come casacche
vicolo dopo vicolo dicono sia ignorante
scusa ma fai il politico vuoi fare il cantante (izi)

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