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letra de murciélago - kermes

[intro]
a volte mi sento inutile, come un piccolo essere che conta i suoi stessi batt-ti per aspettare che finiscano, ritrovare il mistero che lo circonda e comprenderlo, per poi dopo f-rs-ne nulla
seduto sulla cima del monte, osservo la luminosa città nel folle silenzio
sono futile rispetto al mondo, ma so leggerlo, e lui non sa leggere me
branca dopo branca ho scoperto le mie sfaccettature
e lei è come un mostro che mi divora azzannandomi il petto, escono mille tarantole, tra le fessure delle costole
mando il sangue al cervello per appesantire i pensieri, quei pochi che mi rimangono perché il resto sono solo incanti
e ogni tanto mi sfioro i polsi, solo per accertarmi che il panorama non sia un miraggio

[strofa 1]
se la notte poi scompare vedrò cos’ ho davanti
le mie ferite chiare, le mostro a tutti sti b-st-rdi
per quanto il caos faccia male non puoi ritirarti
io non riesco più ad urlare mi si staccano gli arti
non sono mai stato uguale a tutti gli altri
se io mi rialzo, è per il sangue fra le mani
tutti mi hanno evitato, però anche i rivali
e la notte è stata l’ ultima spiaggia senza fari
prima che mi estingua, lascia che ancora finga, prepara tutta la vendetta dentro la siringa, dedicala a chi ti guarda ti fissa, tu ricomincia, ho un’ altra notte da p-ssare non voglio dargliela vinta
non sta lontana, sta puttana che mi sbrana, odia me e ciò faccio
adora spappolare il mio cuore per poi riaggiustarlo, elemosinare amore a chi ti guarda darlo, brutte vittime dell’ onore bugiardo

[bridge]
i diamanti ora sono s-ssi, ma sono io che ho deciso di farlo
ma sei tu a decidere il tuo adesso
non annegare in un complesso
ti fotti da solo spesso
prepara la vendetta contro te stesso
(contro te stesso)

[strofa 2]
fisso la luna, batt-to dopo batt-to
mi distruggo in un attimo
e dopo divento sadico
vedo il mio riflesso nel sangue quando cado
dentro questo lago arcano
di notte dormo a testa in giù come un murciélago
adoro quando tremo
quando le emozioni si ghiacciano sotto zero
capto i nemici senza sentirli nemmeno
quando remo, nel mare della nostalgia
e sogno di bruciare un prete in una sagrestia
tre pillole, di immersione, per -ssaggiare la magia
ho mille re dentro di me, un nome, una dinastia
vivo dentro questa nube e no, non cambio via
odio ogni lume, perché causa malattia
vuoto, la notte ri-ssume, ogni mia energia
nuoto in questo fiume, mentre urlo l’ apologia
la mente mia sa già lo sgomento e non lo dice
perdente dal sentimento di una donna meretrice

[outro]
mille stelle dentro al petto, la notte è solo un’ attrice
senza ventre, incosciente moina o botte chi predilige?
in bilico tra fessure di luce che mi mangiano
la paura va troppo veloce, gli animi si agitano
sfumature della mia voce, che ora cadono
te invito a ser la noche, vamonos?

- kermes

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