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letra de come noi - kenis

strofa 1:
di corsa ed in modo perenne
queste strade sembrano scorciatoie, ma più lente
ora che mi alzo presto per fare ciò che non mi serve
un lavoro senza promesse
ma è meglio ammettere, certe perdite
come se, concentrarsi, fosse un solenne
chiaro cenno di volere smettere
e farla finita
oro sofisticato in ogni mia ferita
vorrei la tranquillità di una domenica mattina
chiudere con questa, vita
per iniziararne un’altra con più autostima
nel mentre l’accarezzo, come per viverla
e risentirla più mia
tergiversando nell’agonia
più profonda, sei così morbida
nel mio letto privo di alcuna risposta
ti cercherei ancora senza farlo apposta

ritornello:
e forse ancora non lo so
sono incertezze che mi divorano
resto sempre solo e come no
in fondo è facile pensare che sia comodo

strofa 2:
mi rialzo, fuori ormai fa caldo
minaccio fisso il tempo ed il suo codardo
metodo di -n-lizzare il vantaggio
che gli compete, annientando le mie pretese
nelle mancanze siamo sepolti
dentro di noi, e come noi, non siamo in molti
crediamo nei sogni, quelli più nascosti
e nel mentre, riemergono quei mostri
così schiavi siamo riposti, nei rimorsi
forti, solo per colpirci negli occhi
immaginandoci senza intoppi
oggi smonto prima, tu quando ritorni?
se solo sapessi come scompormi
e rimettermi in sesto, come nel coglierti
all’improvviso, impacciato è senza motivo
le tue mani lasciate a disegnare il mio viso

ritornello:
e forse ancora non lo so
sono incertezze che mi divorano
resto sempre solo e come no
in fondo è facile pensare che sia comodo

- kenis

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