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letra de anima - kabo

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[strofa 1]
una macchina del tempo è un grande sbaglio
perché ci uccideremo e torneremo per rifarlo
l’amore oggi è cieco perché non vede tanto
l’amore d’altri tempi, stava in uno sguardo
una casa da vivo è un’utopia
una c-ssa da morto resta una garanzia
carta, canta, ma canta così male che il pubblico si disincanta
divisi in tanta gente che ha in mente rapine in banca
decisi in banda di quelle con il p-ssamontagna e la panda
di quelle dove fuggi in olanda
lo spirito n-z-onale ci squaglia
perché l’alcol bagna l’italia
ne macchia la maglia
i mostri nascosti tra i boschi di puglia e calabria
spruzza di rabbia
urla, se sei vittima di una burla
urla, se sei il capo della tua curva
lei urla perché lui provò a sedurla
promise di scopare invece poi fece la furba
dice che sono cinico
che sono troppo poetico, troppo poco politico
abbiamo spilli nei guanti
andiamo a puttane perché siamo ottimi amanti
ti penso, tra le fiamme dell’inferno
ti metto, tra le righe del quaderno
ti cerco tra i pixel dello schermo
tra le luci di natale nella nebbia dell’inverno
bada bene a dove b-tti il seme
di come faccia male se ti prende bene
e acchiappala se sviene dopo che viene
ma non tirare conclusioni che fai male
se mi prendi bene

[ritornello]
grida
le lacrime fanno rumore se l’anima vibra
dal buco più cupo godrai di una vista infinita
ognuno di noi viene al mondo gridando alla vita
ma fa più rumore il silenzio che lascia nel cuore chi lascia la vita
e grida
io lascio il mio grido sul foglio con una mat-ta
farà più tremare di un cuore che batte a fatica
ognuno di noi viene al mondo gridando alla vita
ma fa più rumore il silenzio che lascia nel cuore chi lascia la vita

[strofa 2]
urlano dalle case le madri di sera
per richiamare i figli scappati da un’era
urlano dalle strade i figli di un’era
che fu una mamma severa e troppo poco sincera
urla, grida, botte, schiamazzi
di giorno e di notte escono i pazzi
la mente è serena se sta per i suoi fatti
se scende a patti con il cuore sono cazzi
male, molto male
provare ad arrotondare un carattere cubitale
sale, molto sale
sopra i tagli che ti sei fatto nel tentativo di provare
ma qui è tutto normale
d’altronde, tu cavi il ragno dal buco ma il ragno morde
volevi una mano erano mani morte
volevi una dritta erano tutte storte
da qui il grido di rabbia
per essere liberi, liberi nella nebbia
la visuale poco nitida
e la paura è capillare solo se è paura liquida
sarò chiaro io fumo da milano
e sono -ssai lontano dai campi di grano
da me la gente urla per dire fai piano
e un saluto da uno sconosciuto è un fatto strano
capita di camminare sopra una colata lavica
di meditare affianco a una pistola carica
capita di sentire l’anima
che tira calci per uscire da una lacrima
ma nulla si rimedia
la vita è una tragedia recitata da commedia
è parlare ad uno suicida della sua vita media
dandogli corda lui capirebbe: “prendi la sedia”

[ritornello]
grida
le lacrime fanno rumore se l’anima vibra
dal buco più cupo godrai di una vista infinita
ognuno di noi viene al mondo gridando alla vita
ma fa più rumore il silenzio che lascia nel cuore chi lascia la vita
e grida
io lascio il mio grido sul foglio con una mat-ta
farà più tremare di un cuore che batte a fatica
ognuno di noi viene al mondo gridando alla vita
ma fa più rumore il silenzio che lascia nel cuore chi lascia la vita

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