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letra de ego - giaco

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strofa 1:
non mi fermo penso solo a cosa devo fare
non ti sento faccio quello che mi pare
non mi pento ho camminato lungo molte strade
non ci penso frate basta farsi mille pare
ultimamente devo dire che sto meglio
non sono mai stato così bene con me stesso
per stare così ho dovuto girare lo sterzo
cambiato rotta…m’ero perso
come p-ssavo i giorni te lo racconto
che qualcosa non andava me n’ero accorto
stavo chiuso in camera odiavo il mondo
per colpa di me stesso mi isolavo nello sfondo
non mi importa giro la chiave apro la porta
non mi tocca magari mi ascolta
ti ripeto lascia stare adesso è un nuovo giorno
il cuore non soffre più non le faccio uno sconto
non devo pensarci p-ssami il cointreau
ho scoperto il rap alla cristoforo colombo
non senti il vuoto dentro se è tutto vuoto attorno
ora che sto bene indietro non ci torno
ora p-sso il tempo scrivendo ciò che voglio
quello che eravamo già non me lo ricordo
mi hai sp-ccato l’anima da te non ritorno
adesso la musica mi salva quando soffro

rit
mi sento vuoto come fossi un albero spo-glio
e se me lo chiedi si questo è quello che vo-glio
lasciami da solo non distruggere il mio so-gno
quando scrivo calco tanto da bucare il fo-glio

strofa 2:
16 anni esperienza pari a 0
non parlo dietro per questo sono vero
cosa guardi? fraté sarò sincero
siete bugiardi manca poco che sclero
sono perso nella rabbia non ci vedo
pure quando esco vedo tutto nero
quando sono preso bene non ci credo
che rimanga così frate ci spero
non voglio sentirmi dire cosa devo fare
non voglio sentirmi sempre preso a male
non voglio stare in italia voglio viaggiare
non voglio sputare perché voglio mangiare
voglio volare in alto tipo l’aquila reale
voglio vivere una vita ril-ssata sul mare d’estate
queste rime scorrono fratello sembrano cascate
il fiato non finisce ma le rime ti sono bastate
dentro la stanza c’è il temporale
quando ti penso ci sto ancora male
il vuoto nello stomaco come se avessi fame
come quando ti perdi e ci sono mille strade
sono riuscito a tenere nascosto
quel lato di me che solo io conosco
timido restavo zitto e composto
di me stesso sono sempre stato il mostro

rit
mi sento vuoto come fossi un albero spo-glio
e se me lo chiedi si questo è quello che vo-glio
lasciami da solo non distruggere il mio so-gno
quando scrivo calco tanto da bucare il fo-glio

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