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letra de alzheimer in lattina - er drago

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io resto qua non lascio prendere
fuori realta’ la lealta’ non si puo vendere
chi se ne va non c’ha energie da spendere
cambio citta’ chissa’ cosa mi puo’ attendere

sparo diretto dal grilleto
che sarebbe la mia lingua linda e pinta che se parlo la proietto
in un blasfemo e turbolento
miscuglio di parole subbuglio di dolore buio in cui vi anniento
ostento a tratti dentro al petto
tanti de sti buchi fatti e sfatti da uno spettro
tetro rigiro l’occhio indietro attraverso un vetro
osservo nell’oblio il corpo mio dirmi addio in modo concreto
la verità viente sempre a galla
l’abilità sta nel come raccontarla
io lascio sta sputo nelle c-sse un’altra balla
tanto vi importa solo che sta gente balla
alla mia quando brindo con il sorriso finto
più macabro di olindo bella pe te che sei così tanto rinco
che metti mi piace cosi ti penso come amico e sei convinto

io resto qua non lascio prendere
fuori realta’ la lealta’ non si puo vendere
chi se ne va non c’ha energie da spendere
cambio citta’ chissa’ cosa mi puo’ attendere

spinto piu di rocco tocco le membrane ve le sblocco
puttane e cocco settimane a scrocco non mi blocco
se pensi che so sciocco qua hai sgarato il doppio
tu stai al verde come un pioppo e mo ste rime te le appioppo
scoppio dentro un calice di vino
se pago brutto servo dello stato voglio un cazzo scontrino
p-ssa l’accendino che ci soffio
vi limito in bilico il vostro spirito che è loffio
messa a dura prova la coscienza
cessa la paura di una nuova vita ardita fatta di pura violenza
come un emirato me la regno
e tu come un evirato a letto mettici più ingegno
che in testa c’ho un congegno in cui fatti me li segno
e sparo a zero sopra i fake manco fossi a un tiro a segno
o in un convegno dove sbratto senza contegno
fammi un cenno che prendo il mic e ve scotenno

io resto qua non lascio prendere
fuori realta’ la lealta’ non si puo vendere
chi se ne va non c’ha energie da spendere
cambio citta’ chissa’ cosa mi puo’ attendere

rappo come sotto ketamina lacrima cristallina
sadica la mia anima sporca di una patina che mi rovina
la mia autostima faccio a brandelli i ricordi alzheimer in lattina
che bevo a strappo mentre strappo i miei vest-ti
da solo maledico me allo specchio con i medi diti
sono meteoriti giù a cascata questi versi
da solo nella stanza puoi sentirmi fare versi
diversi dalla norma lascio un orma se sto in forma
nessun dorma su le corna per chi indietro non ci torna
aggiorna le meningi spingi tanto quanto fingi
che il cazzo tu lo pigi dentro a palazzo chigi
ligi al dovere grigi come nel cervello le materie
non scrivo per mestiere ma solo per volere del potere
che mi pompi sangue a palla nelle arterie
e che mandi paranoie in ferie

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