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letra de un po' del tuo colore - emme it

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[ritornello: emme]
ma in fondo chi lo sa
che facciamo, cosa siamo, dove andiamo
siamo io e te sul divano
ma come stiamo
e non m’importa neanche più
voglio solo un po’ del tuo colore
so che mi puoi aprire il cuore

[strofa 1: lillo br-ss]
ho portato mille fiori, mille mali
a mille amici immaginari
stavo, tornando a casa con le ali
incantato da questi mille colori mescolati
ho scritto mille versi a mille amori, mille amari
ma è difficile, tu non sei come le altre
con te ho stretto le stelle
le ragazze son puttane
io ci ho svuotato le palle
ehi bro, angoscia e disperazione
adesso so che
l’uomo è la misura
francesco la soluzione
francesco la risposta
alla domanda che trafigge il cuore
perchè a volte è posta in mezzo
tra la parte silenziosa e quella con
un bruttissimo rumore
e sono troppo grande per quello che io farò
e sono troppo piccolo per quello che ho già fatto
mi trovo in equilibrio tra costanti di fatto
e tra fatti che costantemente mi rompono il cazzo
ehi bro, guarda che vita di merda
il vero e il falso mi tormentano stringendomi la faccia
io che provo paura amore incrociandoti lo sguardo
poi ti guardo e vado sotto la coperta
e vado giù, voglio sapere che mi aspetta
quando non hai risposte meglio non farsi la domanda
amo se ci guardiamo in faccia
sento una connessione da brividi sulle mie braccia
dipinto di blu, vedo nel mare, nel sole e in tutto lo scibile
un colore viola con rosa a stringersi le mani
a dare vita ad un’alba
ehi, all’amore ci ho messo le ali
sei il mio essere umano
tra miliardi di esseri umani
l’amore è nostro ma, stai con me e poi plani

[ritornello: emme]
ma in fondo chi lo sa
che facciamo, cosa siamo, dove andiamo
siamo io e te sul divano
ma come stiamo
e non m’importa neanche più
voglio solo un po’ del tuo colore
so che mi puoi aprire il cuore

[bridge: emme]
che poi è così evidente
prima di te era tutto blu
ma adesso ci sei tu
e non m’importa più
dei vecchi giochi del p-ssato
delle speranze che ho lasciato
e non m’importa più
e non m’importa più

[strofa 2: lillo br-ss]
nella logica del gioco vince il più figlio di puttana
me l’ha insegnato una maestra della scuola elementare
diventando un’uomo puoi percorrere due strade
se non sei qualcuno sei trattato come un cane
l’industria è un tritacarne
perchè sei sempre in bilico tra l’essere te stesso
commerciale, fa male pensare
ma se dunque esisto non ho più niente da fare

[ritornello: emme]
ma in fondo chi lo sa
che facciamo, cosa siamo, dove andiamo
siamo io e te sul divano
ma come stiamo
e non m’importa neanche più
voglio solo un po’ del tuo colore
so che mi puoi aprire il cuore

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