letra de stazioni nelle stazioni - disturbati dalla cuiete
dici che ci siamo persi di vista
ma essenzialmente ci siamo detti un addio di plastica
come il catrame che staziona nel filtro
e io che staziono nelle stazioni
dove non è d’obbligo obliterare rime tronche
e senza nemmeno le lettere maiuscole
mi chiedi se ci siamo persi
ma siamo solo in fondo a qualche tasca
o come i mille treni persi siamo solo soli. in fondo
sai che meno hai meno rimpiangi
e ci guidano le gambe t’hanno chiesto ancora “cosa farai da grande” hai risposto che già siamo grandi e che
sappiamo cosa faremo domani e dopodomani si vedrà
speriamo solo di rimanere sani e poco sobrii ancora per qualche annetto
saltando le strette di mano
affondiamo un etto di ieri nei polmoni e nei bicchieri o
tirando lo sciacquone quando ci citofonano dopo cena
io ho autostrade tra vertebre e costole
infrangevamo i limiti tra battere e levare sistole e diastole
quindi tu non chiedermi ancora se ci siamo persi in contromano
tra le rimozioni che rastrelli e gli universi nelle trincee dei polpastrelli
ora che il dì di festa è di venerdì penso ai noi chiusi nella mia stanza piena di polvere
a fare quello che gli altri fanno, per forza
noi che ne parlavamo con l’amore per la fretta e i non luoghi quando neanche l’acqua disseta e le parole ch’eran di seta si fanno ruvide negli aeroporti simili a purgatori
che possa questa poesia sopravvivere!
ai miei denti cariati
al mio corpo divorato dai tumori
all’architettura dei tuoi seni da venere dagli albori senza scrupoli
dei venerdì sereni e delle domeniche veneree
o almeno ad acquarellare con l’-ssenza questo cemento armato di pazienza
pregando che sopravviva come tutte le sere spente nei posacenere stracolmi
poi appari tu e in due siamo già
dispari, dispari
poi appari tu e in due siamo già
dispari, dispari
poi appari tu e in due siamo già
dispari, dispari
poi appari tu e in due siamo già
dispari, dispari
decidemmo tacitamente di rateizzare gli addii
ma io ancora staziono nelle stazioni
dove per parlarci ho parcheggiato la morale in zona franca e ora tanto vale cambiargli targa e abbandonarla (e abbandonarla)
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