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letra de é il posto nostro - dheva

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e siamo solo io e la vita
devo spingere prima che mi si trita
sennò resto uno qualunque in questa partita
non voglio un supereroe o un eremita
nè vivere invano un preda alla sconfitta é finita
se ripenso a quando ho perso
ho messo tutto in ogni mio verso
tutto me stesso
ecco adesso prendi la mia musica é anche in tuo possesso potesse il passato essere diverso

ma ciò che sono io lo apprezzo
almeno non tutto un po’ di buon senso
quello lo ammetto come ammetto di non еssere perfеtto
mi sto perfezionando come queste strofe che b-tto di getto
ero senza piano ora mi sto facendo un progetto
rimpiango spesso ciò che non ho scelto
troppi pensieri annebbiati se ci penso
ormai che senso ha che me ne pento
certa gente ha il cuore più freddo dell’inverno

cotte o crude non le scegli
odio e stringi i denti mi interessa come gira
come sta la gente i miei fratelli
stesso globo e differenti per sempre ricordate diffidenti
b-st-rdi senza scrupoli in tanti governi
ma non li abbatteremo se postate sugli schermi
io vorrei escludermi da certi schemi moderni
da imitare finti modelli ma sappi che
qua un principio equivale alla merda di un cane
il nulla intorno chissà se sono strade o il suolo dove l’anima mia giace
non assolvi col riposa in pace
anche se dentro siamo uguali non é tutto uguale
scateno rap guerre puniche
la verità non la sancisce un giudice la vera fede quelle cupole
di intenzioni subdole non voglio esser succube
so che c’é sempre il sole dietro a quelle nuvole

mischio il sangue a quest’inchiostro
e ciò che esce quello che ti riporto
corrosivo come lo zolfo
preso in giro mo’ ti rispondo
il cielo amico é il posto nostro
é il posto nostro

per ogni volta che amplio il dizionario
you don’t know the struggle
non ho pregato santi col rosario
mi sono applicato tutto nella testa il passato
ma per la rivincita il mirino é sempre puntato

ho pianto tanto che mi son disidratato
ma ora ho un sorriso come un libro stampato
versi di cui colmo il cranio
alcuni poeti mi hanno aiutato a crescere come un randagio
voglio contare su me stesso vaffanculo il tuo suffragio
e tu schiavo di te stesso ostaggio del tuo plagio
molti hai visto meglio di te e ti hanno contagiato
mezzo piede nella fossa e ti sei sbilanciato

bilancio ciò che sento ma non posso farlo al caso
ciò che sarò domani è ciò che oggi non son stato
non so se solo il fato o le occasioni perdifiato
ciò che oggi voglio è ciò che ieri mi è mancato

se avessi avuto tutto non mi sarei ingegnato
tutti in cerca di sviluppo al domani ci arriviamo
a fine giorno poi mi b-tto non dall’ultimo piano
dove stai l’odii di brutto ma alla fine ci viviamo

poi un giorno cambia fuori con la banda
si cresce in meglio c’è chi sbanda
chi indipendente prende e si arrangia
chi senza niente solo una pacca sulla spalla
chi intraprendente si cala nella parte o una parte di pasta

a te non sembra niente ma in realtà il tempo passa
lo perdi impertinente ma in realtà esso ti scanna
lo farò domani si sente non basta né serve
un domani rimarrà solo la mia carcassa e le mie barre grezze

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