letra de radio ombra - cronofillers
le proteste, la violenza per le strade, i negozi chiusi, le serrate, padri
di famiglia alla nettezza a rovistare, l’incertezza e la mano ferma alla
beretta prima di sparare. piazze lastricate di buon senso e cazzate,
sporche del sangue di vittime di ronde e retate.
palazzi sfitti, finestre sfondate, l’inverno nelle case, il senso comune
che si condensa sopra le vetrate. rigurgiti ideologici, il nero in auge,
l’odore acre di carc-sse, di populismo e pane. la gente vorace di vecchi
ideali compensa il vuoto sugli scaffali dei supermercati. su lo spread, giù
piazza affari, su il debito pubblico, giù i t-toli italiani, giù lo sguardo
e su le mani: piazze, s-ssi contro carri armati, facce, p-ssi, mani, marce
militari. urla a notte fonda, rumore, spari, ascolta: parole sussurrate
dalla tomba dei diritti umani. in queste cronache del dopobomba, benvenuti
dentro il cono d’ombra.
fari, f-n-li, falene, le luci delle sirene, la voce calda del fato alla
radio dice che va tutto bene. finita l’era dell’ero dentro le vene, sarà
serotonina a sedare l’ansia di queste sere. atene chiama, la mutua p-ssa
compresse di xanax e siringhe di botox per sanare l’anima e colmare il
vuoto che ci dilania, mentre l’italia reclama a gran voce il diritto di
mafia. in strada è blackout: gli echi nel nuovo reich, cani senza
guinzaglio nel buio abbaiano “raus”, in fila al discount di ideali marci
spacciati come sogni dai porci di casa pound. apocalypse now! e il nero che
torna in piazza: 13 dicembre, firenze, piazza dalmazia. il re del popcorn
dispensa pasti di rabbia e il popolo danza nell’immensa festa in maschera.
ora che il piatto piange davvero, la tele ci da bere il pianto della
fornero. il governo dei mutaforma, cronache del dopobomba, mett-ti comodo:
sei dentro il cono d’ombra
radio ombra parla, il cono urla “basta!”, più che la cnn dei poveri io sono
il ghetto blasta. è rap anacronistico: alfa, beta, gamma, omega.
lavora, produci, consuma, crepa. d’istinto reazionario, d’autodifesa, con
ogni mezzo necessario tra chi si limita ad imitare chi milita e si allinea
alla mimica di moti e miti a metà, ma ora gandhi e luther king sono giusto
aforismi per riempirvi le moleskine e non danno più s-x appeal alla
demagogia. non compro più slogan al mercato dell’ideologia! li ho
rispettati a caro prezzo, ma non la do via, ora il mio odio è gratuito come
i colpi nella diaz! giustizia travest-ta da indulti e pace propagandata da
-ss-ssini? fate leggere più favole agli adulti e parlare di politica ai
bambini. il mio mitra è il contrabb-sso, cronache del dopobomba, la risata
che vi seppellirà nel cono d’ombra
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