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letra de autunno - cristiana verardo

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mi sveglio sempre nel mio letto
nella mia casa, nella mia vita
di un tempo lento ed in salita
di attese tra coda e il petto
e il silenzio di una stanza
l’imbarazzo di un odore

e con un trucco ormai sbiadito
che mi consuma anche lo sguardo
è ancora a terra il mio vest-to
qualcuno ha avuto il suo traguardo
da una crepa del pensiero
l’ombra lunga sopra al muro
che va
che va
che va
che va

si muove il tempo, senza fare rumore
e inciampano i miei sogni tra le gambe senza nome
dormi, ti poggi sulle cicatrici e spingi sulla pelle
vorrei andare, ma mi tieni con te

così comincio a camminare
un altro giorno, un’altra volta
guardo l’intreccio dei miei p-ssi
fino alla fine della corsa
e mi sento come un albero
che ha paura dell’autunno
che va
che va
che va
che va

si muove il tempo, senza fare rumore
e inciampano i miei sogni tra le gambe senza nome
dormi, ti poggi sulle cicatrici e spingi sulla pelle
vorrei andare, ma mi tieni con te

- cristiana verardo

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