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letra de tarassaco piscialetto - claver gold & dj west

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[strofa 1]
prima che il vento soffi in cielo e le cose in cui credo
prima che il tempo si spalanchi su ciò che non vedo
prima che cedo, prima che c’era
prima i demoni la sera in schiera, i pianti la mattina
chianti giù in cantina, stanchi, l’ultima cartina, manchi
sempre tu all’appello e io scalpello il tuo nome sui banchi
quanti rimpianti nello specchio più vecchi di anni
e quanti volti avrà riflesso nel corso degli anni
giocavo in strada con la tuta bucata, bambino
pelle bucata e anime perse viste da vicino
vite diverse e canne -rs- sp-rs- nel giardino
tra le comp-rs- di ‘sta scena e l’erba del vicino
stasera non veniamo a cena, o almeno io non posso
resto nel letto senza affetto per pisciarmi a dosso
con la paura non ci posso fare alcun discorso
mi ha già ghiacciato le ossa il freddo dell’inverno scorso

[ritornello]
e questo vento mi porta via
soffia sul tempo e la nostalgia
ha già spezzato l’anima mia
ha già interrotto la melodia
e sto ridendo senza allegria
e solo dentro ‘sta malattia
e in un momento mi fonderò all’odore del cemento
scomparirò piangendo

[strofa 2]
ora che peppo è pulito e dario è pulito
io sono sporco e non si lava questo male, amico
nei nostri occhi il riflesso di chi ha capito tutto
lo sguardo a lutto e alcune scene ci hanno fatto brutto
e questa paranoia troia che mi ha asciutto
boia vita, ‘sta matita mi ha b-ttato fuori dal gruppo
mi ha dato un succo magro acro, gusto amaro
della merda che ho ingoiato quando al freddo cercavo riparo
già è tanto che non sparo un colpo in testa e due sui palmi
ora che neanche il suo abbraccio riesce a calmarmi
e colmarmi, riempirmi del dolore degli altri
somatizzando scene viene facile drogarti
la calma degli infarti e la fuga dai rapporti
non so con chi parlare, ora i miei amici sono morti e sepolti
se ascolti puoi immaginare i volti
e gli occhi tristi che riflettono solo brutti ricordi

[ritornello]
e questo vento mi porta via
soffia sul tempo e la nostalgia
ha già spezzato l’anima mia
ha già interrotto la melodia
e sto ridendo senza allegria
e solo dentro ‘sta malattia
e in un momento mi fonderò all’odore del cemento
scomparirò piangendo

[strofa 3]
ed ora la mia testa è immersa da questo bordello
da quando sono entrato in casa a prender mio fratello
l’attesa della gente a ruota sfonda il campanello
e questi pazzi voglion controllare il mio cervello
sapere che c’è dentro, scusa ma non sento
quelle voci mi han confuso, mi han deluso, infine mi hanno spento
mi hanno lasciato solo, immerso nel silenzio
mi spavento, ci riprovo, mi commuovo quando ci ripenso
cercando un senso a tutto questo male, sto impazzendo
io resto vero frate, non mi importa se non vendo
un altro giorno orrendo con il fiato in gola
se di notte la paura pompa, il cuore bagna le lenzuola
ed io che non ho mai dato la mia parola
non esiste soluzione che sia coca, cannone o stagnola
vivo una volta sola e ciò che so che ho dato
col terrore di tornare a quando tutto questo è cominciato

[ritornello]
e questo vento mi porta via
soffia sul tempo e la nostalgia
ha già spezzato l’anima mia
ha già interrotto la melodia
e sto ridendo senza allegria
e solo dentro ‘sta malattia
e in un momento mi fonderò all’odore del cemento
scomparirò piangendo

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