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letra de l'abisso - caosmagnvm

[testo di “l’abisso”]

[strofa 1]
in balia delle onde in un oceano disperato vago
ho preso il largo e mi sono condannato
esiliato su una zattera di certezze infrante
guardo sofferente e dolorante lo sgorgare del mio sangue
all’ignavia mi sono abbandonato
convergendo all’infinito in questo mare sconfinato
e la meta è sconosciuta, non so dove sto andando
ma tutta questa intensa oscurità mi sta abbagliando
mi dopo per vinto, mi stendo sul relitto
sconfitto, volgo gli occhi al cielo, e un brivido mi assale
l’angoscia sale , vorrei scappare
ma un immenso volto nero mi sta a fissare
e si ostina a donarmi le sue miriadi di sguardi
coi suoi milioni di occhi luminosi е brulicanti
così vicini eppur così e distanti
io chiudo i miei pur di non guardarli
quеlle creste acquose di pece ghiacciata
con dolcezza cullano la mia zattera malandata
il loro gorgheggio che rompe il silenzio
s’impone e risuona su tutto l’immenso
[strofa 2]
all’orizzonte
imperioso il diluvio nel buio si erge
incessante ascende solennemente
egemonizza il tutto conquista le stelle
l’oscuro volto è stato mascherato
da immense nubi grigie grandi come interi imperi
le urla del vento un incessante lamento
creano demoni d’acqua alti come grattacieli
che d’impeto si scagliano violenti sulla zattera
voracemente mi divoreranno l’anima
si placheranno dopo avermi sopraffatto
quando al grande oceano mi avrann sacrificato
e così in questa oscura notte
l’abisso mi avvolge tra le braccia della morte
ma bramando la vita, lotto con tutte le forze
bramo la luce in questo delirio di forse
l’abisso mi avvolge, mi avvicino alla morte
affondo tra i rimpianti siamo insignificanti
tra drammi, affanni, brividi, vividi, lividi
rivivo i cinici sorrisi di passati spiriti liberi

[strofa 3]
moribondo e disperato, inerme mi consegno al fato
la zattera è distrutta e vorace il mare inghiotte
la mia anima e il mio corpo, nel vuoto io sto annegando
nulla posso fare per cambiare la mia sorte
e quindi sprofondo in quel nulla senza fondo
vengo risucchiato nel deserto del pensiero
perduto nell’infinito del mio oblio, dove
neanche il mio respiro è rimasto veritiero

- caosmagnvm

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