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letra de rumori - brakka

un’altra storia
il primo ricordo è questo
era mattina presto
le urla di mia nonna ed un buio pesto
fuori un vento estivo che adorava di ginestro
le lacrime di mamma io che -ssisto al primo arresto
cresciuto in quella casa fra i campi di pomodori
preferivo stare fuori in casa troppi rumori
io stefano alessandro giancarlo e i nostri palloni
ho ricordi che trafiggono se sento certi odori
tornavo tutte le sere sporco e sudato
ma quel rumore si è trasformato in boato
già anca citofona ma marzio se n’è andato
dove non ci sono alberi all’ombra di un porticato
l’ulivo era sparito e il profumo era svanito
io subito in giù strada in cerca di qualche amico
poi incontrai il proiettile di gomma di una condor
calci pugni e testate era il mio mondo
e il rispetto me l’ho preso
ma ancora tutto quel peso
che avevo sul groppo appeso
nessuno l’aveva inteso
forse il mio nome mi aveva predestinato
poi venire marco e la musica mi ha cambiato

ho ancora qualche ricordo
ho ancora qualche ricordo
ho ancora qualche ricordo
della mia vita in questo eterno ritorno
ho ancora qualche ricordo
ho ancora qualche ricordo
ho ancora qualche ricordo
e sento ancora quel rumore di fondo

quando mio padre partiva
giuliano mi insegnava a coltivare la sativa
poi pure mia madre è part-ta
così a 14 anni senza guida ho preso in mano la mia vita
la scuola era fallita lezioni nei garage
vito non ci veniva già pensava a fare il cash
mentre io scrivevo leggevo spargevo il seme
ghiaccio nelle vene
e molto poco senso dell’insieme
ricordo giorni dall’approccio materialistico
poi incontro carlo e il pensiero si fa ellenistico
anni del pessimismo cosmico
atteggiamento ostico
odio me stesso come odio il mio prossimo
il corpo è una tomba
e dell’amore neanche l’ombra
il cuore vuoto rendeva la mente sgombra
alla ricerca di mille parole nuove
un cannone una bottiglia immolata al tempio di giove

marco si è sposato
carlo si è laureato
giuliano c’ha lasciato
a vito l’hanno ammazzato
marzio continua a scappare da quel rumore
il fardello che si porta acquisita un peso maggiore
quante cose non posso dire
quante ne riesco a esprimere
quanti ricordi vorrei reprimere
nei miei diari la storia di un uomo desto
che da seguace di dioniso
si fa servo di efesto

- brakka

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