letra de vorrei - andrea liberovici
eta beta aprì la porta
angeli neri suonaron forte
questo l’ha fatto dio
ed entrammo nella sua corte
solo orologi rotti
produttori un po’ imbecilli
ladri di conigli
e latin lover sulla land rover
entrammo nella corte di dio
e c’era un cesso
entrammo nel mondo di dio
con un gendarme appresso
oh, potrei, potrei veder quello che vede lei?
potrei, potrei veder quello che vede lei?
e allora noi vedemmo un uomo
con le tempie illuminate
trainato da un bambino
con le palle un po’ girate
lampi rosa, il cielo scuro
in mano il martello del suo futuro
sp-ccare il marmo
e le finestre del tempio
delle sue maestre
e poi, con i denti marci
gettarsi dentro gli scarti
e correre dietro ai gatti
e baciare due poveri matti
e urlare contro il mondo
succhiando pezzi di giornale
sotto le urla del temporale
no, non era un pazzo
te l’assicuro
non era altro che un uomo
e neanche tanto duro
vorrei, vorrei poter parlar con lei
vorrei, vorrei poter parlar con lei
ma non si può, ma non si può…
non si può…
non si può…
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