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letra de me stesso - alex22

[testo di “me stesso”]

[intro]
(a volte l’altro me mi parla)

[strofa 1]
a volte l’altro me mi parla, mi chiede perdono
mi da una pacca sulla spalla e mi crede se stono
mi mostra la sua cicatrice, è un foro nuovo
però mica dice che sono troppo buono
do troppo tono e sto troppo solo
quando affianco a me c’ho un tuono lo sopporto poco
non porto fuoco perché il fuoco io lo ignoro
quando mi sento al rogo io mi sfogo e dio lo imploro
mi offendo da solo ma che voglio da me stesso
prendo un foglio spoglio perché voglio fare questo
quando la mente pensa non mi faccio male spesso
con il braccio taccio perché pure amare ho smesso
sono troppo onesto pure nel testo
ed è proprio per questo che mi detesto
yeah, cambio forma e nel male resto
però so che ritorna da ale presto

[ritornello]
quando mi guardo allo specchio e vedo me stesso
spero che l’altro alessandro interpreta il riflesso
perché non sono santo e per metà perplesso
spero che ciò accanto è per metà me stesso
mi guardo allo specchio e vedo me stesso
e spero che l’altro alessandro interpreta il riflesso
perché non sono santo, per metà perplesso
e per metà me stesso
[strofa 2]
è quando sto da solo che mi pento degli errori
sento che mi prendo ansia e perdo dei sentori
e di solito risente la pancia coi rumori
mentre mi sciaquo la faccia stanca dei tremori
però è certo che da solo non resisto, prego dio
ho visto il mio tragitto e non esiste l’ego mio
non insisto su quello che mi ha afflitto, lo rinnego
ma non spiego che mi spreco e se mi chiedo slego l’io
mi sento solo stanco ma non sono buono e arranco
penso a tutto quanto quando mi trovo in un banco
ritrovo il mio branco, ho un certo senso, ho perso il tatto
vado verso il bianco affianco al denso del suo tratto
la mia anima la risento morta
ma trovo ciò che carica e lì mi sento in colpa
dovrei svuotarmi, è lì che ferisco dentro
ma non ho armi e preferisco il silenzio

- alex22

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