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letra de vertigo - albert

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oh favoo

[strofa 1]
la mia testa salta come un esplosivo
la mia banda canta se canta dal vivo
in cinquanta in casa con un cesso e un frigo
con un beat che gasa in gara è garant-to
la padoppa la botta la gonfia e la svuota
ma riempie di fotta una bocca già nota
pilota la flotta che osserva beota
che ignora ed ignota rimane devota
quando giro io suono come un carillon
ma te lo perdi se stai sull’iphone
chiedi a ferdi dei miei gerghi da bonton
mentre afferri i ferri presi coi coupon
io sto in alto mare
altro che volare
altro che sfondare
manco so nuotare
quello che ti appare
è il volto speculare
di chi medita e specula sul da fare
rappresento me stesso e già questo mi basta
ho la mente guasta e guarda ci è rimasta
quale differenza e le sente chi incastra
di che pasta sei fatto ti sei fatto una pasta
(moooseca)
come enrico papi
chi mi giudica brulica in mezzo ai drogati
loro hanno ragione
io cambio espressione
non cambia il mio nome ne i connotati
è la stessa blu vertigo
salgo e scendo giro
io non mi contengo e tengo sotto tiro
prendo prendo prendo tutto ciò che ammiro
mentre spendo il tempo stendo sto papiro
chi mi guarda dice eri meglio in foto
sei una botte fuori e dentro resti vuoto
però ti si addice questo nome ignoto
che sta alla radice di ogni flow remoto

[interludio]
alberto fa si con la testa
spingendo la stessa a stare repressa nei sogni
sta musica pare richiesta
perché ti confessa che resta soltanto se torni
il bello è che genera festa
anche in chi non apprezza l’ebrezza di testi profondi
perché ne esca un suono cha arresta la ressa
e calpesta l’invidia che ci nascondi

[ritornello]
la vita mia recidiva
recita in comitiva
gira come una biglia
dentro ad una bottiglia
ora sei capita ma chi ti capiva
capita la sfiga e capita la sfida
per come ti piglia quasi tutto fila
e per come mi piglia quasi tutto gira, qua

[strofa 2]
placa placa placa la tua sete
apri chakra e mente
finalmente si vede
alberto è niente
non quello che crede
momentaneamente il lento prende piede
è come il giorno in cui mi sono maturato
un buon frutto acerbo ma non per lo stato
così per la lirica che ho utilizzato
ho bulimica fame di un piatto pregiato
ne scrivo quattro dopo quattro smetto
tengo un certo tatto nell’essere schietto
cl-ssico cadetto blocchetto e berretto
scrivo quattro quarti e dopo torno a letto
e non mi aspetto tanto però aspetto tanto
questo treno p-ssa oppure sta arrivando
e questa gente inc-ssa in casa dondolando
e la musica cambia o ti sta cambiando

[interludio]
alberto fa si con la testa
spingendo la stessa a stare repressa nei sogni
sta musica pare richiesta
perché ti confessa che resta soltanto se torni
il bello è che genera festa
anche in chi non apprezza l’ebrezza di testi profondi
perché ne esca un suono cha arresta la ressa
e calpesta l’invidia che ci nascondi

[ritornello]
la vita mia recidiva
recita in comitiva
gira come una biglia
dentro ad una bottiglia
ora sei capita ma chi ti capiva
capita la sfiga e capita la sfida
per come ti piglia quasi tutto fila
e per come mi piglia quasi tutto gira, qua

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