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letra de c'est la vie - zait

[strofa 1]
sono pieno di odio come sto bicchiere
tu versa da bere finché non sto meglio
mi metto a sedere e poi resto a vedere
tutto che ormai va sempre più peggio
si dovrei scappare si però da dentro
invece di stare fermo qui che mi lamento
che faccio e mi pento sto male da tempo
mi -ssento di testa e penso al testamento
e tu resta a guardare da fuori
non vedi i fori, i sentimenti svaniscono
e pure i fiori che sembrano più vivi
prima o poi lo sai che app-ssiscono
scrivo in un’altra serata di panico
che il dramma mi prende e mi stende
e non vedo fra niente di niente di magico
e la gente si arrende al suo finale tragico
ora vado a nozze con l’ansia
l’insonnia è mia amante e il dolore mio amico
la rabbia un rito e l’amore un grilletto col dito
il nemico è me stesso, la vittoria un mito
tu puntami il dito che tanto è abitudine
da tempo sto unito con la solitudine
e vengo punito nel modo più brutto
incontrando e parlando con persone stupide
mi ripeto di smetterla sempre
mentre scrivo l’ultimo verso di questa quartina
stappo un’altra boccia anche se dopo
lo so che domani mi sveglio e sarà peggio di prima
e adesso che dici?
ora che hai davanti un involucro vuoto
pieno di rimpianti e di pianti, la pianti?
che siamo pedine dello stesso gioco

[bridge]
non voglio uscire che fuori fa freddo
e nulla mi scalda in sto fottuto inverno
si potrei uscire ma fuori e l’inferno
ti giuro però che domani uscirò da qui

[ritornello]
fra lo faccio per me, non lo faccio per chi
mi ha detto accontentati di stare cosi
mo faccio sta merda si fra c’est la vie eh
ora p-ssa un treno non lo devo perdere
stanco di dare ho deciso di prendere
eccellere finchè sta vita non la vedo cedere
non voglio uscire che fuori fa freddo
non voglio uscire che fuori fa freddo
non voglio uscire che fuori fa freddo
non voglio uscire che fuori è l’inferno
non voglio uscire che fuori è l’inferno
non voglio uscire no non voglio uscire
non voglio uscire no non voglio uscire più

[strofa 2]
già dai sedici capisci la strada
io già vedevo una vita sbagliata
una storia sprecata la voglia di essere
e colmare il malessere di ogni giornata
volevo dei baci per aver conforto
credevo di amare per poi darmi torto
sentimento contorto che vivo ogni giorno
tanto che smatto che non mi sopporto
ma adesso basta
lo urlo ogni giorno quasi per convincermi
ho un peso addosso, fra voglio redimermi
averti accanto ogni giorno e riviverti
ho solo i ricordi che restano vividi
due occhi chiari come cieli limpidi
dove ho lasciato tutte le speranze
e purtroppo rubati da dubbi e da limiti
conto sulle dita le persone rimaste
ora che vivo nel modo più confuso
conto sulle dita le persone rimaste
si sulle dita ma di un pugno chiuso
ora con le mani in tasca
e i sogni in testa che da anni non cambiano
giro la faccia rivolta a quel angolo
e sarò felice per quelli che piangono
ti giuro che ti inciderò in faccia un sorriso
con la stessa lama che mi hai infilato nel petto
ho deciso da tempo che ogni lacrima in viso
sarà un inchino frate al mio cospetto
affogo in inchiostro i miei drammi peggiori
voglio ad ogni costo me fra i vincitori
vedere centoni volare cerchioni ruotare
la folla pogare e che dio mi perdoni

[bridge]
non voglio uscire che fuori fa freddo
e nulla mi scalda in sto fottuto inverno
si potrei uscire ma fuori e l’inferno
ti giuro però che domani uscirò da qui

[strofa 3]
ora p-ssa un treno non lo devo perdere
stanco di dare ho deciso di prendere
ora tra le mie mani rimane cenere
ho solo una dea e sta musica è venere
voglio vedere, credere e ledere
essere l’eccezione alle regole
luce e brilla nelle tenebre, prendere
e toccare il cielo ora non posso perdere

- zait

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