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letra de smoke - xvi religion

smoke lyrics
[testo di “smoke”]

[intro]
e voi, massa di pecoroni invigliacchiti, eh? sempre pr-nti a inginocchiarvi, a chinare la testa davanti ai potenti… adesso inginocchiatevi e chinate la testa davanti a uno che la testa non l’ha chinata mai se non davanti a questo strumbolo qua, ah! inginocchiatevi, forza!

[strofa 1: john princekin]
per quanto mi riguarda potete morire
come pk sotto ‘ste puntine
quando scrive rime
manda a fanculo tutto in una notte intera
lascia il caldo dell’ovile per morire da pantera nera
e se una pecora non può azzannare
e il sole non si può bagnare
e il cielo è solo un liquido nel quale non potrai nuotare
io mi affilo i denti per sbranare
saluto tutti guardo il sole fra le lacrime e inizio a volare
e voi muti, pagati a sputi
dentro c’ho lupi che non mangiano con testi ossuti di contenuti
non plachi con due pasticche di ego lexotan
e testi virgolettati sui seni di mamma instagram
io scrivo pillole per nomadi del tempo in prosa
gente che ha capito che la vita è muy pericolosa
trovo inutile ogni vostra cosa
me ne sbatto il cazzo di raggiungere il successo coi capelli rosa
mentre la vita prosegue e corre veloce
ruga le nostre guance come pance di gusci di noce
vermi nel cranio dirigono le mie mosse
te li sputo nel caffè con due grassi colpi di tosse
mangiate tutti, muovetevi
entrate nel cervello dei deboli ed evolveteli
noi nuovi occhi per la terra cieca
nati dalla stessa teca
ma ora alieni da un altro pianeta
[strofa 2: benni]
filtra luce dalle cuffie sopra i corpi, il cielo è bianco
l’istante esatto prima dello schianto
risuona un grido sopra il campo sp-cca il campo gravitazionale
si apre un varco e finalmente adesso posso respirare
viaggiamo al par senza i fari oltre la terraferma
ruba il silenzio solo il buio oltre questa lanterna
salpiamo i mari conquistiamo altari in questa eterna
fuga dal vento congelato da tempesta interna
questa musica è il mio verbo veicolando il sogno
attiro adepti al centro di obelischi galleggianti in aria
oltre il gioco dei complessi, siamo riflessi, ah
nelle fratture dentro noi stessi
portaci il tuo cuore in dono prega il nostro nome
illumina lo sterno, xvi chiama religione
siamo spiriti danzanti tra le lapidi degli uomini
l’inferno che ti osserva ad occhi immobili
la paura non esiste e la coscienza frana
siamo ancora confinati ai bordi della scienza umana
perché il tempo non ci basta e si oppone
tra chi parla di realtà e chi manco pone la questione
tira forte l’aria di un silenzio preoccupante
mentre l’universo respira incessante
ti ritroverai a contare i giorni
come quando dentro un incubo ci cadi e non ritorni
[strofa 3: woof]
dentro a ogni bara c’è una storia
la vita è un campo minato
non dar mai niente per scontato
tieniti stretto il promemoria
lo scenario è tutt’altro che sereno
il freddo marmo di un loculo in un inverno
vermi nel terreno
rallenta il battito, sorseggio acido lattico
tirati un film, ‘sto mondo è tutt’altro che magico
divora umani come un demone di moria dimora
esco dal classico, non vedo l’ora
light my fire baby, che non ci scappi di mano
l’amore è un filo spinato
e a volte è tutt’altro che sano
di ‘sti tempi preghi invano, sì
spuntano monoliti e strane luci creano
labirinti nel grano
il nostro amore logorato in un week-end
avvolto dai ma, dai se (devi elevarti man)
entro in fase rem
oggi la libertà è un uomo steso
sotto un carro armato in piazza tienanmen
vorrei il calore di un abbraccio in queste sere
che ormai non c’è più nulla
che mi scorre caldo dentro queste arterie
il gelo desolato che ho dentro non ti appartiene
le mie non sono lacrime ma fiocchi di neve
ridatemi un palco, ah
e quel sapore di vendetta che provo quando ci salgo (seh)
la legge di una piramide mi guida verso un lungo riposo
ridammi un alba e un mondo silenzioso

- xvi religion

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