letra de ricochet - xvi religion
[testo di “ricochet”]
[strofa 1: john princekin]
ci sono montagne e fiumi, mari interi, antri neri
palazzi a punta conficcati nel ventre dei cieli
case compresse in rettangoli come un vecchio archivio
e ogni casa è la tomba di un presunto vivo
che dice: “sono vivo, non mi prendono
lotterò finché respiro”, mente sapendolo
dice a sé stesso: “per il momento è un buon pareggio”
ma dentro c’è un lamento che sussurra che andrà sempre peggio
le promesse sono storie che ci si racconta
perdono pezzi ogni volta che il sole tramonta
amici per sempre, follie, pazzie
amici per sempre ma di bugie
piccini nelle vie che c’hanno cresciuto
nell’armatura c’hanno resi forti in cassaforti senza serratura
la porta s’apre, entra di tutto, terra e sabbia
non esce nulla, questa è una gabbia
sono il sole che risplende dentro i miei respiri
steso sulla terra granata sommerso dagli ulivi
un cielo blu come l’acqua dell’oceano che mi vive dentro
che a volte è su, a volte no
a volte è giù, a volte boh
a volte qui è tutto rosso, rosso come l’inferno
resisto esattamente come tutti voi
e gioco al gioco della vita, vedremo poi
[ritornello]
quello che succede, quello che sarà
le radici del futuro sotto la città
spunteremo assieme, bolle d’anima
dai prati verso il firmamento in antigravità
quello che succede, quello che sarà
le radici del futuro sotto la città
spunteremo assieme, bolle d’anima
dai prati verso il firmamento in antigravità
[scratches: dj tech]
[strofa 2: benni]
c’è una strada a farsi spazio in mezzo a questi prati
un flusso di energia fra le pareti che vi scorre a oltranza
un buco nello stomaco del corpo che non posso capire
lo posso sentire, non riesco a definire
storie vecchie come il mondo, come il tempo che mi scorre attorno
e il senso vuole che vada più a fondo
fiumi volanti sopra la mia stanza ed in questa mancanza
sono io la vittima e il carnefice di questa danza
ed ho un’urgenza che mi avverte nella mente che da sempre
porta a dire come le cose stanno realmente
ed in effetti sono stato su quell’altalena
per certi aspetti forse ne ho bisogno
come una voce scorre a cantilena
me lo ripete notte dopo notte in sogno
storie, racconti nel rumore che si abbracciano a parole
assieme al suono di passi furtivi intorno al cuore
possiamo farcela ancora, se il credo è in una cosa sola
la mia è gigante
per noi cadaveri alle feste in disparte
a chiederci a che sole ruota attorno il tuo mondo insignificante
la vita che avvista nuovi mondi in mezzo al suo futuro
scova diamanti fra catastrofi di un cielo scuro
trova la forza un’altra volta con le spalle al muro
racconti forti per rest-rs-ne a la sicuro
[ritornello]
quello che succede, quello che sarà
le radici del futuro sotto la città
spunteremo assieme, bolle d’anima
dai prati verso il firmamento in antigravità
quello che succede, quello che sarà
le radici del futuro sotto la città
spunteremo assieme, bolle d’anima
dai prati verso il firmamento in antigravità
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