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letra de synthh - vox aeterna

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ritornello:
sento l’eco che risuona, dentro un pozzo di pensieri

scavo in fondo, cerco il fondo, ma i miei passi sono neri

la strada che percorro mi ritorna come un boomerang

e un sogno che rincorro si trasforma in un miraggio e va

occhi spenti tra le ombre di chi cerca un’altra via

strade chiuse, cicatrici che non vanno via

mi guardo allo specchio, ma il riflesso non mi crede

è un gioco a scacchi con la mente e non ho più difese

strofa 1:

ogni pagina che scrivo è come sangue sulla carta

l’inchiostro cola, strade che scompaiono nell’alba

mi aggrappo alle parole come un filo che si spеzza

ma più lo tiro forte e più la corda è una carezza
mi dicono chе il mondo è solo un riflesso dei sogni

ma vedo crepe e schegge in ogni stella che si spegne

hanno detto “scegli bene che ogni scelta ha il suo prezzo”

ma come posso scegliere se il cammino è complesso

strofa 2:

voci dentro voci, un vortice che gira in tondo

mi guardo intorno e vedo solo ombre in questo mondo

è questo il vero inganno, l’illusione che ci guida

un cammino senza meta, con la voce che si sfida

chi corre verso il sole senza vedere mai l’ombra

cammino a testa bassa, ascolto il cuore che si sgombra

mi dicono che fuori c’è una luce che mi aspetta

la strada è così lunga che la fine si è già persa
ritornello:
sento l’eco che risuona, dentro un pozzo di pensieri

scavo in fondo, cerco il fondo, ma i miei passi sono neri

la strada che percorro mi ritorna come un boomerang

e un sogno che rincorro si trasforma in un miraggio e va

occhi spenti tra le ombre di chi cerca un’altra via

strade chiuse, cicatrici che non vanno via

mi guardo allo specchio, ma il riflesso non mi crede

è un gioco a scacchi con la mente e non ho più difese

strofa 3:
le parole sono chiodi son piantati nella testa

che cercano risposte ma il silenzio non si presta

cammino tra i fantasmi di chi ho perso lungo il viaggio

ogni volta in un ricordo vado avanti con coraggio
mi hanno detto che la vita è una partita a scacchi eterna

ma gioco al buio ed ogni passo una frattura interna

sono schiavo di me stesso, prigioniero del mio mondo

cerco di uscire, ma più scavo e cado, poi sprofondo

strofa 4:
cammino su una corda, sono in bilico sul nulla

ogni passo fatto è un rischio, questa scelta non si annulla

le parole sono pesi che si legano nel cuore

ed ogni verso scritto è una goccia di sudore

mi guardo indietro mentre vedo i passi che ho lasciato

ma il vento soffia forte e non cancella il mio passato

l’unica certezza è che non ci sarà un domani

e sento sto presente che scivola dalle mani

ritornello:
sento l’eco che risuona, dentro un pozzo di pensieri

scavo in fondo, cerco il fondo, ma i miei passi sono neri

la strada che percorro mi ritorna come un boomerang

e un sogno che rincorro si trasforma in un miraggio e va

occhi spenti tra le ombre di chi cerca un’altra via

strade chiuse, cicatrici che non vanno via

mi guardo allo specchio, ma il riflesso non mi crede

è un gioco a scacchi con la mente e non ho più difese

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