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letra de 30/07 - venz

quella volta ti vidi sulla panchina e tu mi guardavi
io non sapevo manco chi fossi avevo la testa invasa dai vari impicci dell’epoca
con i frà vedere vest-ti in parte rubati, anelli collane
era indifferente eravamo solo disonesti e irritati
da quello che la vita aveva già scelto
io l’amore l’avevo perduto
pensavo dur-sse di più quel momento
pensavo che non mi am-sse nessuno
ma le cose più belle accadono per caso
me lo diceva mamma di avere pazienza
che a furia di cercare quello che non avevo
la vita non mi avrebbe dato nulla in partenza
ed infatti ho aspettato per mesi
fra nervi stirati e di tendini tesi
non mi innamoravo
volevo una mano che alz-sse almeno la metà dei miei pesi
mi sono distratto, ho cercato qualcuno
tra attacchi di panico e pacchi di fumo
imparavo a ripetere i pezzi a memoria e mi pare normale citarne qualcuno
ma tu..

hai creduto in me dal primo giorno
e te ne sono grato davvero
ora vedo soltanto la luce qua a torno
anche se queste nubi anneriscono il cielo
ho fallito più volte in questi diciott’anni
che tutti i miei avi in un secolo intero
ma lasciami vincere almeno con te
così un giorno mio figlio potrà essere fiero

il tempo p-ssa quaggiù
e rimani una parte di me
il tempo p-ssa quaggiù
e rimango una parte di te
il tempo p-ssa quaggiù
ti voglio molto più di prima
e sto male se poi non ti vedo, saremo un po’ come un re ed una regina

quella volta fu tutto quello che diede inizio all’ ascesa
sei quella droga che -ssumo da mesi interi e pare che ancora non mi sia scesa
lo so che è difficile amare uno come me
ancora mi chiedo se tu sia vera
ma la cosa bella è che in ogni salita
mi ricordi che dopo c’è la discesa, e noi la percorriamo
con le mani strette, come a dire, lasciami e ci muoio adesso
sono solo un bimbo, con i sogni infranti
tutto ciò che ho avuto dopo un po’ l’ ho perso
sono veramente stanco di
dormire tanto, da non sapere che giorno sia
cosa ci faccio qui
ma vieni con me dai ti faccio vedere com’è che si vive
dai dimmi di si
ti prendo la mano e ti porto da me
ti prelevo da li, ti rimetto nel letto
poi dimmi da qui, la tua vita com’è? (dimmi)
la tua vita com’è? (dimmi)
la tua vita com’è? (dimmi)
la tua vita com’è? (dimmi)
la tua vita com’è?

hai creduto in me dal primo giorno
ed amato quest’anima nera
la carica muove la nave
tu guidi me in mare un po’ come se fossi una vela
mia figlia avrà gli occhi di ghiaccio in inverno finché non sarà primavera
mi sono bagnato di buio
e la luna di luglio non pare voglia essere piena

- venz

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