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letra de scusa, rinasco - vega lyrae

[ritornello]
voglio uscire
sono pronto per questo viaggio
è il primo dosaggio
ed è solo un -ssaggio
a ogni soglia che varco
meno gente affianco
ma non sono stanco
e ora scusa, rinasco

[strofa 1]
solo dopo che ti hanno pugnalato impari
che gli obiettivi della gente non sono poi così chiari
ma stavolta lo sono i miei, quindi corri ai ripari
oltre alle gambe adesso ho a disposizione le ali
oggi gli artisti vengono giudicati in base agli abiti
anche se sono scarsi, le firme addosso fungono da alibi
mettersi in posa è l’unica cosa in cui sono abili
perché poi per il resto sono perlopiù censurabili (ehi)
bloccato per mesi, ho perso tempo
neanche una parola, neanche un verso
ho portato un genio maligno in grembo
ingannato che tutto quanto fosse perso
mi sono lasciato portare da un vortice
in spazi fuori dalle mie orbite
mi sono sentito un malvoluto ospite
nulla intorno a me aveva più un ordine
non vedevo più neanche un colore
non riuscivo a sentire alcun odore
quando scrivevo gridavo all’orrore
adesso invece farlo è un onore
non ho voglia di diventare un clone
conta meno di zero la tua opinione
adesso è il nuovo me che compone
ogni giorno a quello di prima si oppone

[ritornello]
voglio uscire
sono pronto per questo viaggio
è il primo dosaggio
ed è solo un -ssaggio
a ogni soglia che varco
meno gente affianco
ma non sono stanco
e ora scusa, rinasco
voglio uscire
sono pronto per questo viaggio
è il primo dosaggio
ed è solo un -ssaggio
a ogni soglia che varco
meno gente affianco
ma non sono stanco
e ora scusa, rinasco

[strofa 2]
non mi frega un cazzo di ciò che oggi è in voga
b-tto fuori quello che ho dentro e lo faccio con foga
non riesco a farne a meno, il rap è droga
solo roba buona
il mio cervello affoga
la penna si immola
emano onde che formano un nuovo spettro
nessuno riconosce il mio aspetto
chi parla non mi fa più alcun effetto
mi cercano in casa, io sono sul tetto
ho già pronti i bagagli per andare altrove
basta che sia lontano, non importa dove
questa musica mi ha dato frontiere nuove
lei mi dà le note, io le dono parole
compio un intero giro
e mi manca il respiro
intorno a stimoli e cose cui mi ispiro
lascio tutto ed emigro
parto e faccio un sospiro
perché quando sto fermo in me regna il delirio
perché alla fine è il nulla -ssoluto che attiro
a distruggere questo mio blocco aspiro
è stato per troppo tempo a dir poco lesivo
fanculo, uscirne è il mio destino
non so più che rincorrere, cosa mi salverà
quale strada intraprendere senza l’oscurità
è come un intercorrere tra gelo e afosità
di trovare un equilibrio ho la possibilità

- vega lyrae

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