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letra de arsura - urpi

[test di “arsura”]

[strofa 1]
gli ultimi anni a scuola
c’è chi studiava a memoria ma non capiva
c’è chi moriva di troppa noia senza un’uscita
sostanze nocive sopra i soffitti
rimase chiuso, i giornalisti
noi sotto in comune coi [celerini?]
la nebbia, la ganja albanese di cani in stazione
vent’anni sanno di gasolio
il gusto amaro della bonza
i colori di un posto di blocco
chanel della tipa nella smoking room, te lo senti addosso
la zona da dove provieni per cui provi un senso di orgoglio
anche se sai ch’è l’inferno

[pre-ritornello]
tu vola via
come un’emozione che non t’appartiene più
vola via
come l’ideale senza un grande leader
tu vola via
come le promessе davanti al tempo volan via
tu vola via
tu vola via, ah
[ritornello]
vola via, vola via
lontano da questa città
vola via, vola via
dalla sua malvagità
vola via, vola via
le suе mille difficoltà
vola via, vola via
non preoccuparti più
non preoccuparti più
non preoccuparti più
non preoccuparti più, no

[strofa 2]
ho arsura desertica di imparare
come sventurateddu al maxiprocesso
se non ti è mai stato dato, non aspettare che ti sia concesso
sono contento ma è solo un momento
sarò io la misura del tempo
tolgo il casio dal polso
vorrei impazzire ma non ho il coraggio di esser diverso
qui dalla mia stanza
il foglio e il soffitto su cui riverso tutto la mia speranza
a notte fonda la city che dorme, lo spirito danza
la voce è luce riflessa solo per chi ascolta
se non ti interessa esci ma chiudi la porta
[pre-ritornello]
tu vola via
come un’emozione che non t’appartiene più
vola via
come l’ideale senza un grande leader
tu vola via
come le promesse davanti al tempo volan via
tu vola via
tu vola via, ah

[ritornello]
vola via, vola via
lontano da questa città
vola via, vola via
dalla sua malvagità
vola via, vola via
le sue mille difficoltà
vola via, vola via
non preoccuparti più

[skit: gaetano scavone]
è piaciuto sempre a me, insomma allontanarmi da certi ambienti, da sub-cultura
io ho, se mi consentite, no sete, ho arsura desertica di imparare, signor presidente
ma aiu avutu mala sorte, dio santo
mala sorte e se mi consentite non ho uso i termini io di vittimismo, di persecuzione,che a voi so che non piace
ma aiu statu sventurateddu signor presidente
ci giuro in parola mia, sventurateddu aiu stato
c’è, c’è u capulavoru “lassù qualcuno mi ama”
ma io penso a qualcuno, quaggiù mi ama della polizia

- urpi

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