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letra de strada 4 (femminamorta) - ture most

[strofa 1]
fermo all’una e tre quarti quell’orologio scandisce il respiro
della ragazza di cui non si parla da tempo, almeno finché non ne scrivo
figghia do mari di notti, de sacrifici e de peri i lumia
madre di sogni ora sempre più rotti ripete a se stessa la stessa bugia
l’unico uomo capace di leggere un vero sorriso dagli occhi di lei
tristi per sempre da quando quest’ultimo venne ammazzato da folli plebei
e in quel momento, presa dal forte sgomento, prese le chiavi della cinquecento, sfonda un muretto di finto cemento, ora la ingoia un mare d’argento

[ritornello]
di lei non resta che una cicca di marlboro
sul ciglio di una strada che non faccio solo
di lei diranno che era una ragazza d’oro
un cigno si prepara per il grande volo

[post-ritornello]
sentu na manu nda spadda ca quasi mi tocca
viru na fimmina motta
sento le schegge di vetro dentro la mia bocca
viru na fimmina motta
sento parole d’amore con la voce rotta
viru na fimmina motta
giuro che è lultima volta
tu salutimi a fimmina motta

[strofa 2]
e qualche giorno più tardi , giorno dell’ultimo freddo saluto
c’era una folla pentita abbastanza ed ogni paesano se ne stava muto
i funerali si tennero in chiesa, una madonna che stringe il rosario
c’era una folla che un po’ somigliava a quella dei fatti di sant’ilario
lacrime e fiori sembrava una favola, di quelle tristi, c’era na vota
lacrime fiori e parole d’amore poggiati sui bordi di una bara vuota
senti una mano di marmo che quasi ti tocca, se passi dalle sue parti
non vede l’ora di salutarti, non vedi l’ora? è l’una e tre quarti
[ritornello]
di lei non resta che una cicca di marlboro
sul ciglio di una strada che non faccio solo
di lei diranno che era una ragazza d’oro
un cigno si prepara per il grande volo

- ture most

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