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letra de in guardia - triflusso (otm)

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[strofa 1: zoro]
a un p-sso dalla quiete già so, sc-sso rapper
-ssordato dilato il l-sso, là so fatto di lato al b-sso peppe
crepe che traccio, qui codice sparta
forbice, carta, s-sso, in guardia, vi straccio l’-ssorbente
esplosi? no, fascio di comete dall’eden
osi, temete me, man, in metempsicosi
lascio rette, cubo di necker, c’è che ne chiudo seven
mentre fumo cannette a tekken studio da raven
ospiti buffi, ciospi di p-ssy, mostri mi scusi
gli ottimi flussi soffici come cuscini, non smussi
ti n0bili ciuffi, vomiti muesli, i soliti puffi
intanto qua tutti mobili quando accusi ‘sti flow
da perder la testa, ladri di fotta
che se apri bocca sulla flotta ti tocca una sberla a testa
bello, salto il cancello, ti cancello lo smalto
pivello ti scarto, sto più in alto, altro livello

[strofa 2: jhona]
chi capisce i flussi intuisce i gusti
tu sì, rappi per viscide strisce p-ssy
investi in vesti di gusti rustici
triste, e i tuoi testi liste di bullsh-t
laerte con tecniche scolpisce i gusti
disgusti per gli mc di questi l-stri
b-tti merde nel sistema, si illudono tutti
otm nella scena, si schiudono i gusci
è meglio che stai zitto, parla che poi le buschi
hip hop, tu musica a palla, balla coi watussi
cripto, segna gli acustici che non sent-te
le mie mat-te sono cuspidi appunt-te
io ho lo stilo, tu nel video pensi ai muscoli
non ti sfido, il tuo destino è sugli opuscoli
che scrivo, si conduce il chi-sso e lo confesso in fondo
produce il b-sso chi mi ha messo al mondo

[strofa 3: caleb]
giusto, in balia di messe di quest’arte
abbiamo barre spesse, ipertrofia di flusso
che lusso, tu sì che sei sconvolto
il porro che mi bussi sa di ammoniaca e rusco
gusto dà giusto, raffrusto ma, aggiusto
fan busco pan su ‘sto b-sso peppe, sc-sso te che
hai orecchie per ‘ste tecniche in armonia, triflusso
va a studiare
bastona ‘sto suono in modo irregolare
incastro da ‘sto luogo, stona sull’altare
scendi dalle scale, mal che vada le prendi
senti jhona, zoro e caleb, amen
cali di pressione, mischio lento
e non ci sto dentro, cerco un alibi, dottore
tu carichi verdone, qui ‘sto accento
quintali di spessore sulla strumentale

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