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letra de eden - triflusso (otm)

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[testo di “eden”]

[strofa 1: caleb]
fra sei lati barre pallide, del resto
versi amari come lacrime che verso
verso amari sopra a taniche d’incenso
mentre rifletti le tue natiche allo specchio
vorrei spiegarti cosa vivo, non capiresti
coi miei la notte sempre in giro, contano i resti
guardami crollare a pezzi, contare i prezzi
collari intessi, volare in backflip
resta calma, la tua assenza sai mi scava, rido
coscienza sporca come i piatti dentro il lavandino
ne calo un’altra, giuro, prima che mi salga e via
non sei più mia, rompo il culo al primo che ti guarda e sì
farà schifo, sento ancora adesso quando vieni
non sarai sereno adesso quando crepi
starmi appresso, ma dov’eri? quanto pesi?
siamo figli dell’eccesso come bandoleri

[ritornello: caleb]
e c’hai ragione tu, è tutta colpa mia
ora che manco la tv mi fa compagnia
manchi tanto quanto me per quello che ero
quando camminavo senza nostalgia
continuo a cercare quello che eravamo
continuo a peccare come eva e adamo
ma lei non va vi-
non ricordo più, sai, qual era il piano, se vuoi ne parliamo
[strofa 2: jhona]
riempio il bicchiere mezzo vuoto, sì, ma resto loco
sento sirene, questo luogo si fa presto vuoto
non vado appresso a loro, frate’, appresso all’oro
in questo modo resterò me stesso, mo me stesso nuovo
che poi è sempre lo stesso gioco, arrivo al checkpoint
e poi salvataggio rapido, fat joint
ho represso l’odio, adesso schivo
[?] rap boy, flow selvaggio, maricón
sto per dargli forma coi compari in forma
sto nel mare che navigo, dammi corda
non andare nel panico, fra’, ricorda
il male può cambiare abito, ma ritorna
in queste barre ci gravito la mia versione
la mia pressione quando passi, valori bassi
farsi dei giri agonizzanti ad alcolizzarsi
così vicini ma distanti, atomi sparsi

[ritornello: caleb]
e c’hai ragione tu, è tutta colpa mia
ora che manco la tv mi fa compagnia
manchi tanto quanto me per quello che ero
quando camminavo senza nostalgia
continuo a cercare quello che eravamo
continuo a peccare come eva e adamo
ma lei non va vi-
non ricordo più, sai, qual era il piano, se vuoi ne parliamo
[strofa 3: zoro]
credimi [?] dei fan di merda che non mi vedi
tengo i piedi ben saldi in terra, te dammi retta
è questa vita che sa di merda
e i veri poteri si manifestan, c’ho mal di testa
poi cambio direzione e cerco lei, sì
ho un altro calo di pressione, perdo i sensi
creo un campo di tensione, spengo gli mc
vasto tanto quanto la dimensione dei miei versi
mi circondo di enigmi algebrici
trasm-to tecnicismi secondo principi alchemici
liricismi incastrati che fanno turbinii ellittici
ho prismi di trick malati da quando ho disturbi psichici
niente internet, trasparente, splinter cell
sì, perché di per sé la mia mente è l’interset
dicono: “quanto flow che hai, ma come fai?”
apro il portale, io che sono immortale come hohenheim

[ritornello: caleb]
e c’hai ragione tu, è tutta colpa mia
ora che manco la tv mi fa compagnia
manchi tanto quanto me per quello che ero
quando camminavo senza nostalgia
continuo a cercare quello che eravamo
continuo a peccare come eva e adamo
ma lei non va vi-
non ricordo più, sai, qual era il piano, se vuoi ne parliamo

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