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letra de melancholia - tradez & clone

[strofa 1: clone]
sto fermo ed aspetto la fine (uh)
il cielo aperto da valchirie (bra)
su un letto coperto di spine (uh)
mi sveglio, il peggio da patire (rah)
il pezzo è un pezzo da spartire (brr)
di un mondo cesso, da latrine
in questo inferno stiamo meglio (rah)
col frendo dentro da panchine (brr)
il quartiere ti offre merda sì, da rigettare
croce al collo, non seguendo ciò che dice il padre
fuori, come i panni stesi nei blocchi dell’aler
i fra con gli occhi rossi gonfi, ma pieni di fame

[strofa 2: tradez]
hey
mi sveglio nel buio, e mi fissò dall’alto
bisbiglia all’orecchio, e nessuno che è accanto
terrore! è una dama vest-ta da canto
che brama il mio cuore, sospira il mio sguardo
ma sto come il cielo, e gelo muto
il suolo ricorda il mio zelo, quanto sono solo
se solo vedessi qualcosa oltre al vuoto
se solo vedessi qualcosa oltre al vuoto
ci hanno insegnato la pace facendo il contrario (sì, facendo il contrario)
come me che ho imparato ad odiarti facendo il contrario (sì, facendo il contrario)
non trovo risposte all’inferno che sento d’inverno, che tremo
che gremo, se penso che il cielo è più nero di quello che ho dentro
te come uno spettro mi guardi attraverso (ma adesso)

[ritornello: tradez]
che c’è per me?
in sto mondo qui no, non lo so
che c’è per me?
nei giorni miei e nei tuoi non so
che c’è per me?
oltrei a sti guai e momenti no
se c’è un perchè
se tutto cade, e resto qua
che c’è per me?
in sto mondo qui no, non lo so
che c’è per me?
nei giorni miei e nei tuoi non so
che c’è per me?
oltrei a sti guai e momenti no
se c’è un perchè
se tutto cade, e resto qua

[strofa 3: tradez]
lei mi guarda e pensa: sul serio?
dice: hai per me e te stesso
sì, questa vita cambia a caso, cambia tutti
e guarda caso anch’io ero meglio
noi sopra pianoforti, mani forti, ma ricordi?
cuori a pezzi, pensi che non sappia cos’è in questi occhi
ciò che ho dentro è il nulla, il buio, il freddo di sti giorni, no
non ho motivi per ridere
vivere al limite qui, di me che
rest-sse quello che cerco, alla fine la fine è un confine di mimiche
come puoi rimanere te stesso se spesso anch’io ho smesso di credermi?
ho smesso di crederti
credere è cedere a gli occhi di gorgoni, ma nelle vesti di un veneri

[strofa 4: clone]
qua siamo stretti, sì come zingari nei caravan
con le coscenze più sporche dei soldi di panama
se questa vita è un bagaglio, mi scambio valigia
non c’è morale più nera se scrivo una favola grigia
non ho custodi, ma spettri, sì quelli da tavola ouija
sempre fuori, come le parate
vuoti come in case abbandonate, che fumiamo sulle balconate
voi che dite, ma che manco fate
sì che è raro se rincaso, frate
e aspetto ancora una qua, sì che bruci questo mondo

[coda: tradez]
che c’è per me?
in sto mondo qui no, non lo so
che c’è per me?
nei giorni miei e nei tuoi non so
che c’è per me?
oltrei a sti guai e momenti no
se c’è un perchè…

- tradez clone

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