letra de 64 barre - ted bee
[testo di “64 barre”]
con sta roba volevo cambiare il mondo (seh)
una coscienza sociale scoppiata dopo il g8 (f-ck)
l’immagine impressa in testa di una ragazzo a terra morto
e tanta rabbia repressa messa sopra un foglio
il primo testo scritto a soli sedici anni
un bambino prodigio con il nome di ted bundy
la storia americana da colombo a ground zero
raccontata pure meglio di barbero (seh)
ho reccato con un solo take e mi convinsi che ero bravo (ah)
quando vidi joe muovere la testa mentre io rimavo (bella joe)
certi momenti non me li scorderò mai (mai)
marra che mi chiese sе me la cavassi col freestyle
il primo palco davanti a mille pеrsone (seh)
al 2 the beat la crema della scena in riunione (chi c’era)
tutto il rap italiano guardava i dogo (ma tu no)
non solo allora ma ancora vent’anni dopo (seh)
entrate di prepotenza senza chiedere “mi scusi” (mai)
chi c’era all’h2o per la release di roccia music (chi c’era)
in molotov ho messo l’inchiostro dentro gli uzi
c’è ancora chi mi dice con quel tape siamo cresciuti (seh)
con 500 volt scrivevo rap di protesta (man)
in un’epoca in cui andava solamente merda gangsta (sh-t)
milano l’ho vissuta nei suoi lati maledetti (seh)
e a me sembrava un romanzo di dostoevskij
oggi ho più di un rimpianto di quel tempo ormai andato (ah)
quando lo stare insieme contava più del denaro (cash)
ho resistito un pò un [?] era aggrappato a un masso
poi mi han superato tutti dalla corsia di sorpasso (ah ah)
ciò nonostante non ho smesso mai di scrivere (nah)
a volte è stata l’unica ragione per cui vivere (ah)
con una laurea in mano e il sogno di un disco d’oro (ah)
ad un tratto mi sento vuoto depresso senza lavoro (ah)
centodieci e lode il giovane veterano (ah)
un venticinquenne che si vede già invecchiato (ah)
fuggo a londra per non restare nell’ombra (no)
passando dal boom bap alla chitarra distorta
ho messo un messaggio al centro ho dato un peso alla parola (seh)
roba che meriterebbe di essere studiata a scuola (studia)
il primo che ha riunito gli articolo 31 (seh)
ma nessuno me l’ha mai riconosciuto (nessuno)
mi sento a metà tra il genio e lo scemo del villaggio (studia)
un mix tra zarathustra nonno [?] e un vecchio saggio
e’ vero che viene e va la stagione dell’amore (ah)
ma pure che ormai parliamo soltanto tramite stories
fuga dalla società chiuso nel mio nascondiglio
cresciuto senza un padre invecchio senza un figlio (ufh)
sta tutta qui la tristezza che mi porto
due camere da letto in casa che manco dormo (mai)
cosa conta di più la serenità il successo (cosa cosa)
nell’era di tiktok ballo solo per me stesso (ah)
si credono importanti ego sempre più giganti
tutti parlano di sé io racconto storie di altri
solo musica innocua e tormentoni per le masse (nah)
rivoglio i 99 posse uscire dalle casse (seh)
lotta di classe la colpa è di chi comanda (di chi)
a questi giovani hanno uscito la speranza
fanculo alla propagada che ci vuole tutti uguali (tutti uguali)
non lasciare che sia un like a stabilire quanto vali
e basta pure con sta storia delle visualizzazioni
la musica la misuro ancora in base alle emozioni
di corsa giù dal pendio una civiltà in decadenza (seh)
non si prega più dio e si diffida della scienza (seh)
io sono vecchia scuola e penso ancora che l’arte (ah)
sia l’unica cosa che può vincere la morte
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