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letra de vipera - soliloquio

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strofa 1
pugnalami la schiena
tu che fai un altra scena
eravamo a cena
fuori con la luna piena
ne sentimento o amore
se ti stavo insieme
era soltanto per pena

volevi togliermi da tutto e per poco non ci riuscivi
quei sensi di colpa enormi che addosso tu mi cucivi
sono piatti di ricatti quelli che mi cucini
nella bocca avevi parole che usavi come fucili

mi hai rubato troppo tempo e la colpa è anche mia
succube del tuo lamento allerta come in pandemia
ed ora sfogo ogni momento su colpi di batteria
lascio che l’arte dia un senso a chi parte via

riga dopo riga mi rendo conto dell’aporia
per te era tutta una sfida ma non c’è una vittoria
mi davi del tossico ma qui di tossica (1) c’era solo la nostra fottuta storia

primo rit
non hai nessuno attorno nessuno ti considera
nessuno ti sta accanto nessuno ti desidera
privi le persone di sentirsi libere
mi hai stritolato come, come fa una vipera
rimpicciolivi il mondo e toglievi le persone
che mi facevano bene e mi riempivano d’amore
hai acceso il buio per spegnere il sole
d’odio e di negatività erano le tue parole

mi hai stritolato come fa una vipera

strofa 2
come stai? mezza in depre non messa bene
quello che hai te lo prende e non te lo rende
l’entusiasmo te lo toglie e poi lo disperde
quieta a tutti finché morde come una serpe

non molla la presa se lo vuole si ostina
innocua ma letale si come una tossina
ogni frase addolcita ogni azione nociva
perché la possessione nella relazione non ci va

secondo rit
mi sono reso conto che fosse malato
quello che ci univa e mi teneva legato
da me eri dipendente come da una droga
svuoto anima e mente: oggi è lei che si sfoga

amarsi è accettarsi non cambiarsi a piacimento
guardo indietro e ripenso come ho fatto a starci dentro
ero il tuo pungiball il tuo burattino
per l’ansia e la paura, la mia cura? scrivo!
mi hai stritolato come fa una vipera

amare il prossimo o amore tossico
non sputo dove ho mangiato ma io ci vomito
ho riscoperto me e come essere felice
lontano da chi come te nasce manipolatrice

terzo rit
ne sono uscito sfinito ma finalmente ho capito
che io valgo molto più di quello che mi hai proibito
che io vengo prima di ogni tuo lamentela
come ogni amicizia e ogni parentela

alla fine di tutto ora sono più consapevole
e ti chiedi tra di noi chi è il più debole
sono di nuovo io la persona con cui parli
perché devi amar te stesso prima di amare gli altri

- soliloquio

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