letra de fili per burattini - smolochs
io che pensavo di esser nato in un momento fortunato
in cui gli errori del passato ci han formato e poi cambiato
dopo ho constatato che sappiamo cosa è giusto
ma se è giusto non è detto che ti torni poi un guadagno
un girotondo d’anime nel mondo che ora è esanime
è facile rubare, anzi molto più che chiedere
un girotondo d’anime nel mondo che ora è esanime
che quasi sottovoce non riesce a dire “basta”
non siamo più i padroni nemmeno del nostro corpo
e sembra non ci importi che era già tenuto in conto
relativamente liberi, e come non può esserlo?
finché l’umano è questo, liberi dimmi in che senso
non esiste giustizia ma solo la legge scritta
che per molti è poi in matita e quindi ognuno la modifica
non esiste l’unione di cui tanto ci vantiamo
per natura stiamo in branco ma vogliamo vincer soli
per la tua sopravvivenza dimmi cosa venderesti
no scusa, chi venderesti? puoi dirlo siamo onesti
in una stanza di specchi non vedresti i tuoi difetti
ma se tolgono pure quelli nella stanza tu rifletti?
non penso, non credo nemmeno
a ciò che vedo son sincero, però quello che sento
lo seguo come se è un credo
e non m’importerà certo, se sarò compreso o meno
io faccio quello che devo, devoto solo al tempo
in morte saremo sai meno soli che in vita
insita alla rabbia non ci può essere l’invidia
l’uscita è alle spalle che cosa vuoi che ti dica
che forse adesso è finita, ma come vuoi che lo dica?
…quello che ho detto, quello che ho fatto
non è detto che son fatto se non parlo, anzi è il contrario
è tutto quanto strano quando resto zitto e scruto l’altro
che mi guarda un po’ dall’alto ma mi mostro senza maschera
la vita è una danza mentre la morte è eleganza
lo dico e mi guarda con la parvenza di un trauma
l’ansia che mi mangia la faccia e abbassa la stazza
di me non rimarrà nulla, chi crede a un morto che avanza
dimmi chi
non c’è nessuno
dimmi chi potrebbe crederci
non c’è nessuno
a guardarci lassù in alto
non c’è nessuno
dimmi chi potrà proteggermi da me
se non c’è nessuno
dimmi chi
non c’è nessuno
dimmi chi potrebbe crederci
non c’è nessuno
che la noia fa paura ancor più della morte
un’anziana che dorme tenendo gli occhi aperti
vivo nei miei ricordi
e dentro i più sofferenti
manca la comprensione dei nostri mille universi
e mentre siamo dispersi
inciampiamo su noi stessi
i nostri mille universi
fili per burattini
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