letra de chiaro di luna - smokin' axl
[verse 1]
adesso che il sole riposa nascosto
nel gelido, batte nel cuore la calma
ascolta anche tu quel calore d’agosto
ora che il freddo ne ha fatto una salma
li senti anche tu questi fischi che sento
se innalzo lo sguardo non vedo quel cielo
ma solo una lastra di bianco cemento
che forse a guardarla mi provoca gelo
mi perdo in un incubo, sembra sia vero
ora che il suono diventa un lamento
questo sussurro dapprima leggero
d’un tratto mi pare diventi di vento
cerco le nubi, coperto di spini
davvero non ho che sto foglio e sta biro
nel buio nascosto come gli assassini
nel vuoto il silenzio, soltanto il respiro
cosa ho commesso? ho gli occhi socchiusi
la mano mia trema, è il nervoso? e’ l’angoscia?
il ricordo di attimi chiari e confusi
di un animo puro e una vita deboscia?
le vedi le lacrime segnare gli occhi?
lo vedi quest’iride spento ed opaco?
in testa riecheggiano come rintocchi
stupidi mali che ancora non placo
queste pareti mi sembrano umane
ora che sento attraverso le crepe bisbigli
come di spettri di anime arcane
ma cosa diranno? parole o scompigli?
magari consigli, indicarmi la via
o invece magari non vi è voce alcuna
tutto questo mi pare forse un po’ fantasia
fuori il bagliore, c’è il chiaro di luna
[instrumental break]
[verse 2]
ricordo mi manca quella compagnia
con la quale io uscivo sovente la sera
ora che spero nell’atarassia
mi turbo in quest’antro che pare galera
forse così mi va meglio, in fondo
ora che gente su cui poi contavo
e’ sparita nel giro di mezzo secondo
e pensare alla fine che io mi fidavo
se chiudo i miei occhi ritorno bambino
tutto qui intorno si inizia ad evolvere
la gioia mia è in quel sorriso divino
mi seppellisce qui un letto di polvere
dormo in un letto su cui mi deprimo
mi blocca un enigma che non so risolvere
son peccatore dal giorno in cui rimo
spero che questo mi riesca anche a assolvere
e a volte mi vedo brillare la in alto
ma è solo un disegno che non so dipingere
in fondo non riesco, non spicco o risalto
poi cado in dirupo, qualcosa mi spinge
osservo una meta lontana anni luce
non corro abbastanza per giungere la
e mi terrorizza, così si traduce
quel senso di vuoto che mi assalirà
forse non sono qui a fare il poeta
a descrivere il mondo così strano e tetro
di questa mia mente inquietante ed inquieta
che guarda l’ignoto ma tramite un vetro
tra il caldo d’ottobre ed il freddo di giugno
questo mio pugno preclaro digiuna
un mantello ripara dal vero dei sogni
descrivo bisogni nel chiaro di luna
[instrumental break]
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