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letra de $anta clau$ - skock

#1
scrivo la letterina come qualche anno prima/
io che chiedevo di non svegliarmi la mattina/
in questo letto così scomodo in cui dormo/
e ci sto sopra pure tutto il giorno/
mi sento dissociato dagli altri, chi è morto/
mi sembra stia meglio di chi invece è in torto/
continuamente e niente sembra possa sistemare/
un gran casino e quella fine non la voglio fare/
voglio girare da solo per strada senza quell’ansia che ammazza/
la voglia di vivere, ora voglio scrivere e scrivo che è pazza/
la vita decide e toglie o da in base a come ti trova/
fine a questa vita che ne voglio una nuova/
voglio guardare in alto, la faccio sta missione/
come su un gioco parto e batto la competizione/
devo arrivare a casa tua, te la consegno a mano/
dicono che non ci sei e infatti già lo pensavo/

bridge:
babbo natale, se ci sei io non chiedo molto
non sono giocattoli, sono soltanto richieste
insomma, essere normale, okay? normale
non penso sia molto.. a presto

rit:
qui tutti si fanno regali ma poi/
cantano ancora “a natale puoi”/
foto su foto, il silenzio che sento/
esclusi dal mondo, al chiuso all’aperto/

#2
sotto l’albero stanotte c’è la neve/
è breve scende 20 secondi, non si vede/
vedi solo dopo che si amm-ssa/
il regalo per me, è una persona che si ammazza/
dicono “piantala”, è ridicolo l’odio/
peccato che era figo quando andavo a scuola/
anni di domande con risposte tipo “muoio”/
tipo mo io faccio uno sterminio, la mente lavora/
destino tragico per chi l’ha trasformato/
rendendomelo diavolo, mi sentivo odiato/
quella testa che pensa ha progettato una vendetta/
tipo vi aspetto fuori casa con un’accetta/
qualsiasi altra cosa che vi possa uccidere/
sulla neve sangue, buon natale, tu vuoi vivere?/
voglio fare che ti ammazzo, come in quella scena si/
il film l’hai visto pure tu, perché lo vivi, tu sei li/

bridge:
babbo natale? ci sei?
beh, non avevo dubbi, non esisti
beh, però non è mai male tentare
m-ssì, cazzo me ne frega, fanculo

rit:
qui tutti si fanno regali ma poi/
cantano ancora “a natale puoi”/
foto su foto, il silenzio che sento/
esclusi dal mondo, al chiuso all’aperto/

- skock

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