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letra de il tappeto volante - sergio pennavaria

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per non farti sentir sola
al mercato colorato
rubai un tappeto volante
in quel sogno ricorrente
che parla sempre e sempre
ed ancora di noi

per non farti sentir sola
rubai pure una lampada ed il suo genio
ed il terzo desiderio espressi pensando a te
al genio chiesi mare e gioia
da farti vivere in ogni istante
e tutte quante le risposte per ogni dubbio
per ogni tuo fragile perché

così partì il mio tappeto volante
dal cuore al cielo in un istante
attraversò nuvole e stelle
spinto dal soffio del gigante
giunse alla torre posta al centro
di una terra speranza oramai lontana

dal tappeto, con un balzo
scesero i ricordo
da una narice della speranza poi
imboccarono una via
che li portò dritti al giardino profumato
di rugiade suonanti chiamato “nostalgia”
un abbraccio di istanti della vita tua
della vita mia

per non farti sentir tristezza
al mercato dell’allegria
rubai la faccia di un pagliaccio
che ricordava un po’ la mia
in quel sogno ricorrente
nel quale io protagonista
rincorro da secoli un amore
o quel che ne resta

in quel sogno dove tu, regina
e il tuo profilo elegante
ad un tratto divenne sguardo
ed un soffio potente
ancor più di quello del gigante
rispedì indietro il mio tappeto volante
con a bordo neanche un fottutissimo istante

così ripartì il mio tappeto volante, dal cuore al cielo in un istante
per la via del ritorno un batt-to di ciglia e poi la realtà
il finale di un sogno è ciò che resta sempre e solo impresso
ed ogni volta che provi a raccontarlo non è quasi mai lo stesso
il tappeto non esiste così come non esisti tu
e ciò che vola oggi è solo una mente ladra tra i ricordi… e nulla più

per non farti sentir sola
inventerei un altro me
ma con un destino diverso
entrerei in quel sogno ricorrente
dove io protagonista sarei di certo
l’uomo giusto per te

- sergio pennavaria

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