letra de se fossi un rapper - sergio andrei
[verse 1]
hey bella piacere sergio
non eri mica quello che suonava tipo il banjo
che ascoltava rino, faber, gaber e tutto il resto
roba così vecchia che ti rendeva un vecchio, depresso
non eri mica quello della musica d’autore
fratello del fratello del cugino del dottore
amico di tuo padre, figlio di tuo figlio
fratello di te stesso
sempre privo d’ogni appiglio
sergio occhio se ti cresce pure un baffo
non tanto se lo bagni ma la gente te lo taglia
occhio che la gente qui
se taglia, ti fanno tutti un baffo
e tu il coglione che si lagna
piagni pe’ ‘no schiaffo
occhio a fare musica e poi a fare arte
è un mondo molto brutto di cui fare parte
che ti sei messo in testa
vuoi andare a un altro party
con la testa che ti parte
e te ne fregi poi degli altri
[hook]
se fossi un rapper vi disserei
eppure un rapper non sono
perché scrivo racconti
ed ho la faccia da buono
se fossi un rapper vi disserei
eppure un rapper non sono
perché scrivo poesie
e chiedo ancora perdono
[verse 2]
devi dire che la vita è una figata
senno sembri un’altra storia già p-ssata
riproposta nella tua salsa avariata
una supposta presa e poi riusata
che si oppone alla sua sorte da sfigata
sergio non fare cazzate
sembri un randagio che evade
sai che non puoi frequentare i giri dei giri dal male
rimasto solo abbaiare, mi sembri un povero cane
tanto non conta rimare, solo mandarsi a puttane
oppure farsi di falso e b-n-le, meglio sai forse evitare
che fossilizzarsi sul fatto reale
al mondo di faber che non tornerà mai più
al mondo di gaber con la sua torpedo blu
al cielo di rino, al treno di guccio
un posto più felice
di ‘sto posto, di sto guscio
favole narrate, voi che blaterate
le vostre bocche amare di boiate hanno la fame ma
[hook]
se fossi un rapper vi disserei
eppure un rapper non sono
perché scrivo racconti
ed ho la faccia da buono
se fossi un rapper vi disserei
eppure un rapper non sono
perché scrivo poesie
e chiedo ancora perdono
[verse 3]
voi artisti siete tutti uguali, egoisti e un po’ b-n-li
tristi e paraculi con i culi dei fan sfegatati
che si aspettano progetti millenari
in mezzo a questi annali d’anni strani, fra sbocchi e boccali
la tua voce già sent-ta ed i tuoi testi di famiglia
il ritornello co’ quel rapper un po’ ce pija
la tua faccia è un po’ da culo
ed i concetti complicati, i tuoi giri disagiati ci disagi di sicuro
[hook]
se fossi un rapper vi disserei
eppure un rapper non sono
perché scrivo racconti
ed ho la faccia da buono
se fossi un rapper vi disserei
eppure un rapper non sono
perché scrivo poesie
e chiedo ancora perdono
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