letra de barresia ii - semicronici
[intro]
barresia!
[h-ll’o’him]
h-ll’o’him non apre la traccia con passo lento
serpe in seno alla visione di un’utopia non corretta
ti disintegra certezze privo di pentimento
strappa i sottili fili di ogni muta marionetta
[axiom]
netta è la sensazione che una setta astante si rimetta
in sesto in relazione all’annuncio di un’altra forza onesta
secondo questa logica starebbe a noi fare contesto
e contestare messinscene dentro un testo
[h-ll’o’him]
appesto la realtà mostrando i suoi palеsi errori
spore di follia enigmatica spеngono gioie e amori
canto il pallore della terra e del nostro legame
con i rami verdi intirizziti sotto il verderame
[axiom]
ramificazioni che indirizzo alle mie condizioni
onaniste saranno conquiste miste a delusioni
cristallizzo un tentativo mentre spengo inconscio collettivo
e devitalizzo rapper con fare alternativo
[h-ll’o’him]
attivo ribellioni neuronali con in capo versi
se la musica è principio noi siamo i suoi capoversi
fuoco dalla bocca veritiera della mia pistola
se non lo facessi cronico sarebbe il mal di gola
[axiom]
similarmente a quei fuochi ardenti assimilo
ciò che lentamente diventa di fatto un ossimoro
che moribondo e roboante fa da antitesi ad un’astinenza
e poi la reticenza trasformerà in penitenza
[h-ll’o’him]
duro castigo per questi rapper parodia di ovini
finti psichedelici, mancano di spessore
sventro i loro oppiacei voli pindarici asinini
spero che sia il modo che uccida il loro rumore
[axiom]
situando le sonorità su un altare in incognito
intangibile, un’inconfondibile sogno recondito
ammaestro l’impossibile, è proprio questo il metodo
con cui mi prendo il merito di essere incredibile
[h-ll’o’him]
mitico il flow semicronico, ne narreranno i bardi
di quest’epopea di ritmiche esplosive
perdi memorie giulive, resti incastrato tra i cardi
punge la spina del vero, rompe le tue prospettive
[axiom]
cattive le sette chimere che stando sul chi vive
affermano fermamente di essere state corsive
sorseggiando il sangue amaro di canzoni senza rime
b-tterò il suo gutturale pulpito come concime
[h-ll’o’him]
nutrimento per rivoluzioni celo nelle mie quartine
velo di maia che brucia lento dentro le cartine
piene dei destini marchiati da musiche malsane
spingono deboli diavoli verso sicure frane
[axiom]
distruzione epistemologica, callo intellettuale
loggia delle maglie che forgerà la frenologia
forse non disturberà le nozze del loro sensale
tanto vale stare ad aspettare e fare apologia
[h-ll’o’him]
facilmente s’intuisce quanto superiore sia
rispetto a sgorbi mal riusciti con capelli fluorescenti
il livello degli incastri in versi stupefacenti
crolla il mondo che conosci di fronte alla barresia
[axiom]
siano le nostre barre a decretare la supremazia
con apertura alare così ampia che la codardia
deragliata con dardi che diraderanno il grande addio
dimostra che entriamo in orbita, parte seconda di un dio
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