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letra de piove - sclero

[strofa 1: sclero]
(piove) sono sughero sull’acqua, non mi serve a niente, solo a corrente e risacca
la base è il rumore dell’acqua, batte così forte che il mio beat è la strada
la gente corre incazzata, ho traslocato il cuore in uno scatolone a casa
la gente è sotto gli ombrelli, io spero di bagnarmi fino a ripulire l’anima
quando perdi cosa provi? sei tu che non ti ritrovi
sopra al cuore ho dei rovi, sentimenti in polvere, verso whisky di rovere
mi sono perso in mare, nessuno ti può amare come fa la nonna o il padre
la depressione che sale, pioggia che cade, la piazza è una nave, non vale
l’umore è uguale a questo clima, piove sulla vita di prima
cammino per le strade, guardo dentro alle pozzanghere, mi sembra che milano è un acquarello e si riflette in prospettiva
sembra notte de mattina, penso scriverò una rima
perchè questo nubifragio so di averlo superato solo restando attaccato al legno di questa matita e piove
[ritornello: sclero]
sulla mia città, sui bus, sui tram, sulle mie scarpe nuove
e tu sei lontano e spero che mi senti altrove
pure se ho le suole piene d’acqua e le parole
cadono più lente, asciugherò le strofe al sole

[strofa 2: ernia]
serenità che ritarda, alla mia nascita forse era nera la coccarda
non c’è parola che mi affranca, oggi non trovo uno scopo per lasciar la branda
come vuoi che finisca, saturo il mercato con questa merda d’artista
il conto cupa come [winstron?], ma c’era più magia nel fare la colla per le winston
non credo alla parola data dagli altri, colpa di qualche amicizia malata
mi sarei preso una pallottola per loro ma col tempo sono loro ad averla sparata
e mentre passa un terminale mi chiedo se prima o poi questo rumore possa terminare
pettegolezzi che diciamo, tutti striscian tra di noi come filo interdentale
che ci voglio fare? c’è una patina di gocce che mi appanna la visuale
passano gli anni e viene da dire: “dio, che talento sublime che ha la gente di fare del male”
dicono quando piove “il mondo è brutto”
ma tante gocce lavano via tutto
il problema è se la goccia è una e cade nello stesso punto

[ritornello: sclero]
(piove) sulla mia città, sui bus, sui tram, sulle mie scarpe nuove
e tu sei lontano e spero che mi senti altrove
pure se ho le suole piene d’acqua e le parole
cadono più lente, asciugherò le strofe al sole
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