letra de il principe azzurro - rosanna ruffini
poi, poi crebbi
anzi… crescei
in quanto più che mi alzai…
mi allargai!
ma come tutte le giovani della mia età
sognavo l’uomo della mia vita
e un giorno lo incontrai!
era bellissimo, aveva i capelli grigi
gli occhi grigi
il vest-to grigio
il cavallo grigio
i baffi grigi
le sopracciglia grigie
era il principe azzurro
che veniva da milano!
quando venisti a prendermi con il cavallo
pensavo che tu lo facessi per sembrare più bello
pensavo che tu lo facessi per praticare uno sport igienico
o forse per risolvere il fatto del traffico della domenica
al limite pensavo tu lo facessi per risparmiare
uh! visto che la benzina continua ad aumentare
e invece no…no…e invece avevo proprio sbagliato
tu eri un’apparizione, sì, ma di carattere alquanto fatato
principe azzurro! guardalo com’è bello, come si staglia contro il cielo con tutti i suoi cerchietti di luce! sembra un blow up
principe azzurro, quanto t’ho aspettato!
principe azzurro, finalmente sei arrivato, vest-to di celeste
come riluci, laminato
col mantello di broccato
gettato su un fianco
ahhhh… com’eri lussuoso
sul tuo cavallo bianco
sembravi il simbolo
l’umano simbolo
di una grande n-biltà!
eh…sennonché poi mi raccontasti una strana storia di un breve bacio su un occhio che ti aveva trasformato in principe mentre tu eri nato ranocchio
vittima di un incantesimo
di tipo confusionario
vivevi una strana favola
girata al contrario
sì ma io, io ti amavo lo stesso
e il mio amore restò sempre intatto
anche se avevo capito
che tu eri un cafone rifatto!
principe azzurro! principe azzurro, non fa niente, io t’ho aspettato tanto! sai come sei bello, principe azzurro, tutto laminato! principe azzurro!
senonché appena sceso dal cavallo
invece di camminare
mettesti le mani per terra
e cominciasti a saltellare!
facevi cose strane
che sapevi fare tu solo
bevevi negli acquitrini
prendevi le mosche al volo!
di giorno non c’eri mai
eri sempre via
p-ssavi il tuo tempo libero
nei pantani di periferia!
mica a fare le parole crociate, come tutti gli altri. lui nei pantani, che mi ritornava a casa tutto inzaccherato, mi tornava a casa! finché un giorno, tornando a casa, mi disse: “amore, dammi un bacio sull’occhio, ti prego, fallo per me, voglio tornare ranocchio!”. “come ranocchio?? principe! come hai fatto? buuuuuu… principe azzurro! buuuuuu….”
ti ho dato quel tenero bacio
che ha cambiato la tua vita
uh! te l’ho dato perché ti amavo
e invece mi hai tradita!
giù nel cortile, vicino alla fontana
ti aspettava una rana!
no, principe, non si fa così! adesso te ne vai con lei! che poi fate anche un po’ schifo tutti e due così verdi….bleah! ma va come siete viscidi! no, principe, no, non te ne andare! in fondo, in fondo mi stavi… portami con te! pri…principe! si può sempre fare un rénage a trois, che ne dici? eh? pri…principe…uh! ma cos’è ne arriva un altro? uh, dio, com’è bello questo! senta! si potrebbe fare un po’ di maneggio!
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