letra de gone - rima jack flow aka abnormal
testa intasata, vita incastrata, gente sempre più invasata
ogni giornata super stressata, ogni sera super tirata
ogni mattina più sfasata, questa routine dannata
ni ha saturato di aria viziata, ora ho solo la testa impallata
mi piacerebbe dirti che va tutto bene
ma fuori e dentro la testa sento solo sirene
scrivo per chi vive in perenne stato di emergenza
non ho mai fatto sta merda per convenienza
ogni giorno ordinaria follia, michael douglas
la vena sulla tempia batte più di un tablas
ingoio ansia in tante piccole porzioni tapas
episodi, vari tempi e luoghi, cloud atlas
più procedo più cedo e coltivo vizi
che bruciano le poche buone nuove che avrei da dirti
e nonostante gli sforzi per restare sano
in un corpo robotizzato, nella la testa ho un uragano
passa una canna, girane un’altra
ma il male, cazzo, non passa
resta e mi scassa
la cassa toracica ad ogni tiro si incassa
per liberare la mente finisce che sfamo il mio asma
ogni giorno che passa allo specchio vedo sempre più un fantasma
le persone che ho intorno sono vicine col corpo
ma le sento distanti come in un altro cosmo
sto alienato anche troppo, se sto connesso mi accorgo
del paradosso sociale che trasforma l’uomo in un mostro
mi piacerebbe dirti che va tutto bene
ma fuori e dentro la testa sento solo sirene
scrivo in perenne stato di emergenza
non ho mai fatto sta merda per convenienza
e se speri che per stare bene basti immaginare
non sei obbligato a seguire il mio modo di impaginare
sentiti libero di criticarmi e sfottermi
ma se non l’affronti, dalla merda non riesci a toglierti
vita in bilico, come i funamboli
dammi l’acrilico che ricucio un cuore a coriandoli
hey barman dammi tutta la boccia di ballantines
in questa notte borderline ci affogo dentro i ricordi e l’aulin
guardo negli occhi il mio destino meschino
che non regge lo sguardo sapendo di aver fatto schifo
ha ricevuto ogni mio singolo sforzo in sacrificio
e lui oltre a traviarmi, ha mescolato il veleno nel vino
viaggio nella notte, come un metro notte
tra puttane e zombi, cocci di vetro bottiglie rotte
grammi compressi su superfici ridotte
impr-nte, immagini a impressione di cattive condotte
altro giro altro tiro altro litro (altro litro)
pure stanotte torno stordito (torno stordito)
altra levata senza aver dormito
la faccia lavata non coprirà il nero del fastidio
mi piacerebbe dirti che va tutto bene
ma fuori e dentro la testa sento solo sirene
scrivo in perenne stato di emergenza
non ho mai fatto sta merda per convenienza
e se speri che per stare bene basti immaginare
non sei obbligato a seguire il mio modo di impaginare
sentiti libero di criticarmi e sfottermi
ma se non l’affronti, dalla merda non riesci a toglierti
abnormal, un altro stronzo sul microfono
abnormal, un altro modo, fra, scoprilo
abnormal, non l’ho mai fatto per comodo
i tuoi rapper preferiti fanno finta ma lo copr-no
abnormal, da sempre pr-nto sul microfono
abnormal, non ho successo e me ne fotto bro
abnormal, una vita sempre in anonimo
fottetevi tutti, io vi fotto sul metronomo
abnormal, da sempre solo denigrato
abnormal, figlio di un cazzo di mondo ingrato
abnormal, il mio cervello se n’è andato
dietro a una vita dove ho solo e sempre sudato
abnormal, il senso all’ultimo capitolo
abnormal, ogni barra è il tuo patibolo
abnormal, il contrario di un mondo ibrido
che muore lentamente nella mancanza di uno stimolo
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